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IL FATTO
27 Gennaio 2025 - 12:23
A Torino, la situazione in corso Verona sta diventando sempre più insostenibile. Centinaia di cittadini stranieri sono costretti a trascorrere ore, e talvolta anche giorni, in coda sotto il freddo invernale per prenotare o consegnare i documenti necessari per il permesso di soggiorno. Un problema che perdura ormai da anni, ma che sembra non avere ancora una soluzione definitiva. Questa mattina, lunedì 27 gennaio 2025, i sindacati, insieme a numerosi cittadini, hanno organizzato un presidio a sostegno dei lavoratori stranieri che sono costretti ad affrontare questo calvario quotidiano. Ogni giorno, infatti, decine di persone si radunano di fronte all'Ufficio Immigrazione di corso Verona, sperando di riuscire ad ottenere un appuntamento per completare la pratica del permesso di soggiorno, documento essenziale per continuare a lavorare e vivere in città.
Il segretario generale della Cgil di Torino, Federico Bellono, ha espresso la sua preoccupazione per una situazione che si protrae ormai da troppo tempo. "Credo che la Curia vada ringraziata per l’aiuto fornito, ma è possibile che in due anni non si sia trovata un’altra soluzione?", si è chiesto Bellono, criticando il ritardo nell’affrontare un’emergenza che coinvolge direttamente centinaia di famiglie torinesi. "Dalla Prefettura, alla Questura, al Comune, tutti hanno la loro parte di responsabilità, ma nessuno sembra riuscire a risolvere concretamente il problema", ha aggiunto.
La carenza di personale e la struttura inadeguata sono le cause principali di questa situazione. L’ufficio di corso Verona è stato persino dichiarato inagibile, ma nonostante ciò, non è stata ancora trovata una soluzione permanente. La Prefettura ha recentemente annunciato che l’Ufficio Immigrazione sarà trasferito nei locali attualmente occupati dalla Curia Arcivescovile, accanto alla chiesa del Santo Volto, in via Val della Torre, ma solo a partire dall’autunno. Nel frattempo, la situazione rimarrà critica, con persone costrette a passare la notte all’aperto per garantirsi un posto in coda. Mercoledì 29 gennaio si terrà un incontro cruciale in Prefettura, dove le istituzioni si confronteranno con i sindacati per cercare di risolvere l’emergenza. L'obiettivo è trovare una soluzione temporanea che possa alleviare le difficoltà immediate, come una struttura provvisoria che permetta di migliorare l'accesso ai servizi, e un potenziamento del processo di concessione dei permessi di soggiorno.
AGGIORNAMENTO DELLE 19:30
Una nota della Questura spiega che è entrata in vigore la nuova organizzazione delle procedure di accettazione delle pratiche per il rilascio dei permessi di soggiorno per i richiedenti asilo presso l’Ufficio Immigrazione di corso Verona. Grazie a un potenziamento degli organici, sono stati raddoppiati i giorni di ricevimento, aumentando sensibilmente il numero di pratiche trattate. Gli sportelli saranno ora aperti dal lunedì al giovedì, con aperture sin dalla fascia antimeridiana.
"Nella giornata di oggi, sono stati ricevuti 565 utenti stranieri presso gli sportelli di corso Verona, mentre altri 421 stranieri hanno presentato le loro istanze presso gli sportelli della Questura in via Dorè. Un’apertura straordinaria è stata organizzata anche sabato scorso, per trattare tutte le pratiche presentate in quella giornata".
E ancora, aggiungono che per ridurre ulteriormente le code, è in fase di implementazione il sistema "Prenota facile", che permetterà agli utenti di fissare un appuntamento online tramite un'applicazione dedicata. Inoltre, sono in corso lavori per l’allestimento di nuovi sportelli in via Dorè, destinati alla ricezione delle istanze presentate tramite Poste Italiane, con l’obiettivo di minimizzare i disagi per gli utenti. Altre iniziative sono in fase di sviluppo, tra cui la creazione di una sede delocalizzata presso il Commissariato di Barriera Milano, che sarà operativa dal mese prossimo e servirà per la consegna dei titoli di soggiorno. "A conferma dell’efficacia del potenziamento dei servizi, dall’inizio dell’anno sono già stati rilasciati oltre 4.000 permessi di soggiorno, rispetto ai circa 2.800 dello stesso periodo dell’anno precedente".
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