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L'intervento
19 Febbraio 2025 - 14:25
Il paziente Virgilio Sandullo
Un’operazione ai limiti dell’impossibile. Un’équipe di specialisti dell’ospedale Molinette di Torino ha rimosso con successo un’enorme massa tumorale di quasi 20 centimetri che comprimeva il cuore e il polmone sinistro di Virgilio Sandullo, un uomo di 55 anni. Un intervento mai eseguito prima per l’asportazione di un timoma, realizzato con una tecnica innovativa che ha permesso di “spostare” il cuore senza interromperne il battito, simile ad un bacio.
Tutto inizia quando il paziente si presenta in ospedale con gravi difficoltà respiratorie. Gli esami non lasciano dubbi: un timoma in crescita incontrollata sta invadendo il torace e comprimendo gli organi vitali. La chemioterapia non basta a fermarlo. Serve un intervento, ma il caso è così complesso che diversi centri specializzati lo ritengono inoperabile.
L’ultima speranza arriva dall’ospedale Molinette, centro di riferimento in Italia e in Europa per la chirurgia del timo. Un’équipe composta da chirurgi toracici e cardiochirurghi accetta la sfida e mette a punto una strategia mai tentata prima. L’operazione dura oltre dieci ore e richiede una soluzione straordinaria: per accedere alle strutture vascolari più profonde, è necessario spostare il cuore senza fermarlo.
Qui entra in gioco un’intuizione rivoluzionaria. Utilizzando un particolare strumento, il posizionatore cardiaco, i chirurghi riescono a sollevare delicatamente il cuore e a mantenerlo in posizione verticale, come se fosse un lungo e delicato “bacio". Questo consente di operare in totale sicurezza, evitando di interrompere la circolazione sanguigna e permettendo l’asportazione radicale del tumore.
A eseguire l’intervento il professor Massimo Boffini della Cardiochirurgia universitaria, insieme ai professori Enrico Ruffini e Paraskevas Lyberis della Chirurgia Toracica delle Molinette. Il team è stato supportato dall’anestesista Tommaso Pierani e da un’équipe di medici specializzandi e infermieri altamente qualificati.
“Grazie a questa tecnica innovativa siamo riusciti a rimuovere completamente la massa tumorale garantendo la sicurezza del paziente” spiega il professor Boffini. “Il posizionatore cardiaco ci ha permesso di operare senza compromettere il battito, un aspetto cruciale per l’esito dell’intervento.”
Il dottor Lyberis sottolinea l’importanza della collaborazione multidisciplinare: “Abbiamo isolato il polmone sinistro e il cuore con un meticoloso lavoro di precisione. Il polmone, ormai compromesso, è stato rimosso insieme al tumore, mentre il diaframma è stato ricostruito dopo l’asportazione della parte invasa dalla neoplasia.”
Per la sanità piemontese, si tratta di un risultato di portata internazionale. “Un intervento straordinario che conferma l’eccellenza dell’ospedale Molinette e della Città della Salute di Torino” dichiara l’assessore alla Sanità del Piemonte, Federico Riboldi. “Questa operazione apre nuove prospettive per la chirurgia toracica su pazienti con casi estremi.”
Anche Emanuele Ciotti, direttore generale facente funzioni della Città della Salute, celebra il traguardo: “Ancora una volta, i nostri professionisti dimostrano di essere all’avanguardia. Interventi come questo possono offrire nuove speranze a pazienti considerati inoperabili.”
Un intervento senza precedenti, che non solo ha salvato una vita, ma potrebbe cambiare il futuro della chirurgia toracica e cardiovascolare.
Così ha commentato il signor Sandullo l'operazione subita: "Ero contento quando ho saputo della possibilità dell'operazione, anche perché l'alternativa sarebbero state delle cure palliativi". Il suo ringraziamento più profondo va verso i medici che hanno svolto l'intervento:" Grazie a Dio ci sono stati dei medici che hanno avuto passione e coraggio per un intervento così delicato". Anche la moglie Paola Cortelezzi ci ha reso partecipe della sua contentezza quando si è fatta avanti la possibilità dell'operazione, perfettamente coscienti dei pericoli che si sarebbero andati incontro, anche grazie alle spiegazioni esaustive dei dottori. "Durante l'operazione sono rimasta ottimista, nonostante le possibili complicazioni" ci ha rivelato. La coppia ha potuto contare sui due figli adolescenti Luca e Anna, che fin dall'inizio del percorso tortuoso sono stati vicino al padre Virgilio. "Il mio più profondo ringraziamento va verso l'equipe cardiochirurgica e toracica e i reparti di rianimazione per tutto quello che hanno fatto", questo il profondo ringraziamento della moglie Paola.
Il signor Sandullo ora si trova presso la Villa Serena di Piossasco, dove lo attende un lungo periodo di riabilitazione, in cui dovrà riacquistare il tono muscolare e soprattutto il respiro, naturalmente sotto stretto controllo dell'equipe medica per monitorare la situazione.
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