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Il caso

Telecamere, cosa succede se si "invade" la corsia preferenziale per superare un'auto in doppia fila?

Polemiche e preoccupazioni soprattutto per l'impianto di via Vanchiglia ma il Comune rassicura

Telecamere in piazza Camandona

Telecamere in piazza Camandona

Non è ancora operativa ma le polemiche proliferano già da dicembre, quando l’assessora alla Viabilità Chiara Foglietta aveva annunciato l’attivazione di 25 nuove telecamere per il controllo del traffico veicolare. Le prime tre, site su corso Vittorio, di multe ne hanno già fatte fioccare (quasi 100 al giorno solo dal 22 al 26 gennaio). 

Per questo a preoccupare è soprattutto quella - prossima all'attivazione - situata su via Vanchiglia, a 50 metri dall’angolo con corso Regina. Perchè qui sussistono due ulteriori ostacoli: la segnaletica orizzontale sbiadita e la diffusa, annosa, pratica della sosta in doppia fila, che “costringe” le auto a “sforare” nelle corsie riservate per potere attraversare il punto.

«Vogliamo capire se la misura tutela la corsia tpl o serve a fare cassa facile», spiega la consigliera della 7 Daniela Rodia - Lega - in un’interpellanza nei confronti del presidente Deri, che replica. «La Città deve intervenire in modo intelligente, la posizione della Circoscrizione sarà consequenziale».

La Giunta per il momento rassicura: «Non saranno emesse sanzioni a veicoli che si trovino a dover aggirare un'auto in sosta vietata, chi deve formalizzare la multa valuta il quadro d'insieme. Tendenzialmente al cittadino non dovrebbe arrivare la violazione», ma usa il condizionale l’assessore alla Polizia municipale Marco Porcedda, «l'errore umano ci può scappare», ammette infine.

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