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La protesta
25 Febbraio 2025 - 11:57
Protesta dell’opposizione in consiglio regionale, questa mattina, su un emendamento della Lega che crea una nuova figura che di fatto, secondo la minoranza, “commissaria” l’assessore Marrone.
Gli esponenti dell'opposizione, per protesta, hanno esposto dei cartelli con la scritta: "Solo poltrone, zero aiuti ai poveri", per manifestare la loro contrarietà sull'emendamento.
La protesta dell'opposizione in consiglio regionale
Così ha risposto Fabrizio Ricca, capogruppo Lega in Piemonte, affermando: "Ottimizzare la spesa per il welfare in Piemonte è una priorità della Lega, che con un emendamento alla Legge di Stabilità introduce un nuovo ente di vigilanza su consorzi e associazioni per garantire un uso corretto delle risorse pubbliche. Poi ha commentato così la protesta: "In aula abbiamo assistito a una preoccupazione delle opposizioni non per le persone a cui il provvedimento è rivolto, ma per il fatto che finalmente i soldi dei piemontesi verranno gestiti e controllati". Ricca poi durante l'intervento ha aggiunto: "Il nuovo organismo coordinerà le attività sociali e socio-sanitarie, monitorerà le spese, controllerà i progetti e promuoverà bandi mirati. Inoltre, raccoglierà dati utili per migliorare i servizi regionali. Un’iniziativa di buon senso, nata anche grazie all’assessore alle Politiche sociali, che permetterà alla Regione di offrire servizi migliori ai piemontesi".
La risposta delle opposizioni: "Solo poltrone e nessun aiuto ai poveri". Così al consiglio regionale la protesta di Pd, Avs e Sue contro l’emendamento alla legge di stabilità che introduce un’authority regionale per vigilare sulle spese di consorzi e associazioni del welfare. "I servizi socio-assistenziali e il terzo settore sono una colonna portante del sistema piemontese e non possono essere identificati come soggetti da perseguitare", dichiarano le capogruppo Gianna Pentenero (Pd), Alice Ravinale (Avs) e Vittoria Nallo (Sue). Le opposizioni denunciano un accentramento del controllo da parte della Regione e un’inutile burocratizzazione. "Le risorse devono essere destinate ai servizi, non a nuove autorità". Nel mirino anche il metodo: "Invece di un disegno di legge discusso con minoranze ed enti locali, si è scelto di un emendamento diretto, scavalcando l’assessore competente". Ma a far infuriare è soprattutto la dichiarazione di Ricca: "Finalmente qualcuno controllerà e gestirà le risorse". Le opposizioni chiedono spiegazioni: "Si accusa Marrone o gli enti locali? Accuse gravissime". "Se si vuole riformare il welfare, Marrone presenti un Disegno di Legge. Altrimenti, è solo la creazione di nuove poltrone a scopi elettorali e clientelari"
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