Cerca

La parola ai lettori

Ventotene (e non solo): in aula si fa show. Poi però... Ecco le lettere al direttore del 22 marzo 2025

La polemica in Parlamento e l'incoerenza a sinistra. A cosa servono quei lavori? Cosa si dice oggi a Torino (Cronaca)

  Sempre su corso Sommeiller (nel senso che siamo bloccati lì). Ecco le lettere al direttore del 17 marzo 2025

Se davvero la sinistra fosse coerente con Ventotene...

Egregio direttore Monticone, abbiamo un nuovo argomento da dibattere in questi giorni. Il manifesto di Ventotene, scritto nel 1941 da Altieri Spinelli e compagni. Le ragioni di questo manifesto sono palesi. Eravamo in pieno regime fascista e loro erano comunisti. Da buoni comunisti avevano davanti il modello sovietico di Stalin, per cui lo loro visione di una Europa unita non era il modello liberale americano o inglese, ma quello sovietico. Ora a distanza di 80 anni e passa ci si strappano le vesti per questa visione di Europa.
La sinistra pur di non fare una analisi critica dei vari modelli di società possibili, accusa la Premier Meloni di sacrilegio o di eresia. Credo che i parlamentari di sinistra che hanno urlato in parlamento a parole inneggiano a questo modello Ventotene, ma nei fatti fa comodo il modello liberale americano e inglese, culle della democrazia. Se fossero coerenti andrebbero a farsi un giro turistico in Cina e Corea del Nord dove questo modello è applicato dal 1947. I risultati concreti di questo modello non permettono agli studenti ed operai di scioperare. Non permette agli aderenti ad Askatasuna di organizzare cortei Pro Palestina. In poche parole non permette agli scansafatiche di esistere. Ognuno deve contribuire con il lavoro al progresso del Sole dell'avvenire. Oggi in Italia personalmente auspico questo modello, così i nostri fancazzisti andrebbero a lavorare e i nostri perditempo nelle università andrebbero nei campi di educazione sociale. Un bel modello non c'è dubbio. Ma sarebbe molto stretto ai nostri urlatori in Parlamento.
Morale. Prima di aprire bocca cerchiamo di collegare il cervello. I Ventotene di turno non sono auspicabili. Gli italiani nella storia hanno sempre iniziato una partita con una casacca e conclusa con un'altra casacca, di quella avversa. Da Dante ad oggi è sempre stato così. Se qualcuno che abbia un minimo di senso critico della storia ed ha argomenti diversi lo faccia. Ma senza essere condizionato ideologicamente. Ma solo ragionando (come diceva Montanelli tappiamoci il naso e votiamo DC).
Cosimo Golia

Ho assistito di persona a quell'episodio in Parlamento. In aula uno degli “urlatori” ha persino pianto, abbracciato dai colleghi. Alcuni dei quali, dopo in Transatlantico, se la ridevano con la parte avversa. L’aula dà uno spettacolo, ma la politica è altra cosa.
A.Mon.

Ironia
L’espiazione per Ventotene
Dopo l’offesa al Manifesto di Ventotene e ai suoi redattori, l’opposizione pare voglia organizzare un pellegrinaggio giubilare di espiazione, anche a nome dell’altra mala parte d’Italia, alla tomba di Altiero Spinelli. La nave Mar Ionio ONG di Casarini sta andando a tutta velocità a raccogliere i pellegrini, naufragati nel Mare Democratico delle Urne a causa del tifone Meloni, per condurli al sicuro Porto di Ventotene. Dopo il Rito Espiatorio e di Ringraziamento andranno tutti a rifocillarsi al Ristorante “Da Benito” Via Porto Romano Ventotene LT.
Giuseppe Pavese

Africa
Doniamo i contraccettivi
Egregio direttore Monticone, quasi giornalmente, sulle tv di ogni canale sia Rai e altre emittenti, si vedono anche personaggi noti e meno noti che chiedono alle persone di donare soldi, per l’acqua, bustine per fare diventare l’acqua potabile, bustine di gel per aiutare la mal nutrizione, specialmente in regioni africane. Magari quel bambino malnutrito si salverà, ma poi ci sarà il fratello che farà la solita vita di privazioni. Il mio pensiero è che dovrebbero puntare sui contraccettivi per le donne altrimenti sarà una ruota infinita, senza risoluzioni. Cito un proverbio cinese che dice così “se una persona ti chiede del riso perché ha fame non darlo, ma insegna a coltivarlo”.
Osvaldo Bertino

Via San Tommaso
Perché hanno tolto quelle colonnine?


Questa mattina (21 marzo) tra le 7.30 e le 10.30, in corrispondenza di via San Tommaso 23 a Torino, sono state rimosse a cura di un servizio del Comune le colonnine con funzione di dissuasori di sosta che erano state applicate appena non più di dieci giorni addietro, in numero di 5 o 6. Inoltre è stata ricoperta parte della pittura a strisce del manto stradale che era stata applicata meno di 5 giorni fa. Chiedo ragione di questa opera assurda che ha comportato uno spreco di denaro pubblico, oltre che disagio in corso d'opera per la la fluidità del traffico. Si inserisce questo fatto nelle misure assurde per il controllo della viabilità avviate in forma sperimentale, senza alcun criterio di buon senso da parte di codesta Amministrazione. Intendo qui chiedere in particolare le seguenti informazioni:
1) quale sia stato il costo delle opere di installazione e rimozione delle colonnine e della verniciatura del manto stradale.
2) se è stata avviata una sanzione o riprovazione verso ufficiali, funzionari o enti del Comune responsabili di queste opere inutili e costose.
Mario Chiusano

Hai un disservizio da segnalare? Vuoi commentare quello che accade in città? Scrivi a TorinoCronaca e al direttore, usando i nostri canali social o l'indirizzo lettere@torinocronaca.it o quello del direttore andrea.monticone@torinocronaca.it oppure scrivi una lettera a TorinoCronaca, via Principe Tommaso 30, 10125 Torino

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.