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Studenti in rivolta a Torino: problemi di manutenzione e gite scolastiche sotto accusa

Centinaia di ragazzi del Peano chiedono azioni concrete

 Studenti in rivolta a Torino: problemi di manutenzione e gite scolastiche sotto accusa

Questa mattina, davanti all'Istituto di Istruzione Superiore Peano di Torino, centinaia di studenti si sono radunati per protestare contro le condizioni della loro scuola e per portare all'attenzione pubblica alcune problematiche che li riguardano direttamente. 

Al centro della protesta c'è la scarsa manutenzione dell'edificio. La scuola, che ospita migliaia di studenti, è caratterizzata da strutture sempre più deteriorate e difficili da gestire, come evidenziato dalle crepe, dai problemi che affliggono gli spazi comuni e dalle aule costantemente fredde, rendendo difficile per gli studenti concentrarsi e studiare. Questo non è un caso isolato: le scuole di Torino, e non solo, stanno affrontando una situazione simile, con edifici che necessitano di interventi urgenti e costanti. Gli studenti, quindi, hanno voluto alzare la voce per chiedere interventi concreti che possano migliorare la sicurezza, il comfort e le condizioni in cui sono costretti a studiare ogni giorno.

Oltre alla questione strutturale, un altro tema che ha suscitato forte malcontento è l’organizzazione delle gite scolastiche. Gli studenti hanno lamentato la confusione e i problemi che si sono verificati negli ultimi mesi, con situazioni poco chiare riguardo a costi e programmazione. La voglia di partecipare a queste esperienze formative, però, è stata messa a dura prova da una gestione che non ha saputo rispondere alle loro esigenze.

La protesta ha assunto anche una connotazione internazionale. Durante il corteo, infatti, gli studenti hanno intonato slogan per chiedere la fine del conflitto tra Israele e Palestina, portando anche una riflessione sul contesto europeo: “Come è possibile che i soldi per sistemare la nostra scuola non vengano mai trovati, mentre l'Europa decide di destinare 800 miliardi di euro a un piano di riarmo?”.

Nonostante il clima acceso, la manifestazione si è conclusa senza incidenti, con gli studenti che hanno terminato il loro sit-in fuori dall’istituto. Le lezioni sono riprese regolarmente, ma la loro voce, forte e chiara, ha lasciato un segno importante. Gli studenti del Peano, infatti, non sono disposti a restare in silenzio finché non arriveranno risposte concrete alle loro richieste. La battaglia per una scuola migliore, ma anche per un mondo più giusto, continua.

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