Poliziotto sindacalista condannato per truffa, prendeva i permessi 104 senza assistire sempre la nonna malata

Un poliziotto e sindacalista di Torino è stato condannato a dieci mesi di carcere per truffa e falso, dopo aver abusato dei permessi 104 destinati all'assistenza della nonna malata in Sicilia. La sentenza, emessa ieri mercoledì 26 marzo dal tribunale del capoluogo piemontese, ha accolto le richieste del pubblico ministero Giovanni Caspani, assolvendo però l'imputato da alcuni episodi contestati grazie alla difesa dell'avvocato Andrea Dell’Aira.

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La vicenda ha inizio tra agosto 2019 e giugno 2020, quando il poliziotto, all'epoca in servizio a Torino, avrebbe dovuto assistere la nonna malata. Tuttavia, i sospetti sono sorti tra i colleghi, che hanno presentato un esposto anonimo, portando a un'istruttoria interna e successivamente all'apertura delle indagini da parte della procura. I tabulati telefonici hanno rivelato che l'uomo non si trovava sempre nella provincia sicula dove risiede l'anziana.

L'avvocato Dell’Aira ha costruito la difesa basandosi su prove fotografiche che dimostrerebbero la presenza del suo assistito accanto alla nonna in alcune delle giornate contestate. Nonostante ciò, il tribunale ha ritenuto il poliziotto colpevole di aver utilizzato i permessi in modo improprio, condannandolo a dieci mesi di reclusione e a una multa di 300 euro. La pena è stata sospesa grazie alla condizionale.

Attualmente in aspettativa, il poliziotto era anche un membro attivo di un sindacato di medicina e aveva conseguito una laurea in medicina mentre indossava la divisa.

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