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L'intesa

Artigiani, firmato l'Accordo quadro in Piemonte: in arrivo bonus e aumenti per i lavoratori

Coinvolti 100mila dipendenti e 27mila aziende sparsi per la regione

artigiani

Fonte: Depositphotos

Datori di lavoro e sindacati degli artigiani firmano l’Accordo quadro sulla contrattazione regionale del settore artigiano: lo annunciano Confartigianato Imprese, Cna e Casartigiani insieme a Cgil, Cisl e Uil regionali. Ed è un risultato rilevante per oltre 100mila dipendenti e 27mila aziende artigiane di un settore che, in Piemonte, rappresenta un tessuto importante sia nel contoterzismo sia im ambito meccanico, orafo, tessile, alimentare, chimico, dei servizi e pulizie, comunicazione e grafica, legno e lapidei, acconciatura ed estetica, trasporti.

L’intesa permetterà di stipulare singoli contratti regionali di categoria e quindi di mettere al riparo i salari dall’inflazione, consentendo al comparto artigiano di affrontare le sfide della transizione e della digitalizzazione. L’Accordo prevede la costituzione di un Osservatorio regionale interconfederale, l’istituzione di un Elemento di Produttività Regionale pari al 3% della retribuzione mensile e l’istituzione di un Elemento Regionale Economico che incrementerà la retribuzione mensile del 1,5%. Completano l’intesa 230 euro “una tantum” per il periodo pregresso.

I COMMENTI

Ugo Arnulfo, Presidente della Consulta dei Mestieri di Confartigianato Imprese Piemonte, commenta così: "Accogliamo con profonda soddisfazione il rafforzamento, nel contesto piemontese, delle relazioni sindacali di categoria che, da tempo, si erano affievolite. Il presente Accordo costituisce la concretizzazione formale di quanto l'artigianato rappresenti nella sua essenza, ovvero un modello di imprenditorialità in cui titolari e collaboratori operano congiuntamente, favorendo un clima di dialogo costruttivo e reciproco sostegno”.

Soddisfatta anche Anna Poggio della Cgil Piemonte: “In questi anni di scarsa crescita dei salari, i recenti rinnovi contrattuali nazionali affiancati dalla ripresa della contrattazione regionale sono un importante segnale di inversione di tendenza”.

Giovanni Genovesio, presidente CNA Piemonte, rivendica come "la contrattazione regionale di secondo livello rappresenti uno strumento fondamentale per adattare le condizioni di lavoro alle specificità del nostro territorio e delle nostre imprese. Attraverso il dialogo tra le Parti sociali, è possibile integrare i contratti collettivi nazionali con accordi che rispondano meglio alle esigenze locali, migliorando la competitività delle aziende e il benessere dei lavoratori”.

Gianni Baratta della Cisl Piemonte sottolinea l’importanza della ripresa della contrattazione regionale dopo molti anni di difficoltà alla sua realizzazione.

Aggiunge Paolo Mignone, Presidente di Casartigiani Piemonte: “In un contesto economico in continua evoluzione, valorizzare le categorie e promuovere una contrattazione regionale efficace significa investire nel futuro del nostro tessuto produttivo, sostenendo la crescita e l’innovazione nel rispetto delle peculiarità del Piemonte”.

Mauro Casucci della Uil Piemonte, nonché Vicepresidente Ebap, esprime soddisfazione per un’intesa che rappresenta un modello innovativo per aumentare i salari delle lavoratrici e dei lavoratori e la produttività delle imprese artigiane.

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