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La manifestazione

Corteo, insulti a Valditara e Bernini: e spuntano membri di Aska ai domiciliari

Circa 500 studenti sono partiti da piazza XVIII Dicembre. Pomodori contro la foto della Meloni

Il corteo è partito da piazza XVIII Dicembre

Il corteo è partito da piazza XVIII Dicembre

È partito questa mattina, venerdì 4 aprile, da piazza XVIII Dicembre, il corteo studentesco. Presenti circa 500 studenti, sia delle scuole superiori che universitari, per una manifestazione organizzata a livello nazionale dal sindacato Usb Scuola in diverse altre città. Prima del corteo gli studenti hanno, ancora una volta, dileggiato le istituzioni: nello specifico,  i ministri Valditara e Bernini. Per Valditara è stato realizzato un manichino abbigliato con uniforme ed elmetto da soldato e la scritta "Valditara sceriffo". Per la Bernini è stata fatta una piccola statua di cartone ritraente un somaro. E sono spuntati pure membri del centro sociale Askatasuna. Sara Munari, ufficialmente agli arresti domiciliari dopo l'operazione della Digos (successiva ai disordini per il corteo per Ramy del 9 gennaio scorso) si è presentata alla manifestazione. "Salutiamo la nostra compagna che torna dall'udienza", hanno urlato gli organizzatori dal megafono. Presente anche un altro militante di "Aska" (in questo caso destinatario dell'obbligo di firma) che ha urlato slogan dal megafono contro Meloni e gli altri ministri.

Durante la manifestazione, alcuni partecipanti hanno imbrattato l'Unione Industriali di via Fanti. Bruciate in corso Vittorio le immagini del ministro Valditara e la bandiera della Nato. Al termine della manifestazione, in piazza Castello, numerosi pomodori sono stati lanciati contro le foto della Meloni, di Valditara, della von der Leyen e di Netanyahu. Niente scontri con le forze dell'ordine durante il corteo, terminato in piazza Vittorio.

 
 
 
 
 
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