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L'inchiesta

Scandalo al Centro agro-alimentare di Torino portato alla luce da Striscia la Notizia

Mazzette per scaricare i camion e scarsa sicurezza, il presidente Galliati ringrazia per la segnalazione e chiede di rivedersi tra un paio di mesi

Scandalo al Centro agro-alimentare di Torino portato alla luce da Striscia la Notizia

La trasmissione Striscia La Notizia, andata in onda su Canale 5 nella serata di ieri giovedì 3 aprile, ha documentato una serie di irregolarità presso il Centro agro-alimentare di Torino (Caat), situato in strada del Portone a Grugliasco.

L'inviato Max Laudadio ha portato alla luce una realtà sconcertante: camionisti costretti a pagare una "stecca" di 25 o 30 euro per poter scaricare i loro mezzi. Un amico dell'inviato, infiltrato con telecamere nascoste, ha registrato la richiesta e la cessione del denaro, evidenziando un sistema di pagamenti illeciti che sembra essere una prassi consolidata.

Oltre alle mazzette, l'inchiesta ha messo in evidenza gravi carenze in termini di sicurezza. Nonostante l'obbligo di indossare giubbini catarifrangenti, i lavoratori sono esposti al rischio di incidenti, con muletti che sfrecciano senza controllo. La mancanza di verifiche agli ingressi, dove chiunque può entrare senza tesserino, aggrava ulteriormente la situazione.

Fabrizio Galliati, presidente del Centro Agro Alimentare di Torino (Caat), è stato contattato da Laudadio per fornire delle spiegazioni in merito ad alcune segnalazioni. Galliati ha riconosciuto la serietà delle denunce, impegnandosi ad approfondire la questione: "Gli ingressi senza tesserino non devono accadere. In merito alla sicurezza, dobbiamo essere più rapidi nei controlli. Le segnalazioni riguardanti le mazzette sono preziose", ha affermato Galliati, aggiungendo che si incontreranno nuovamente tra un paio di mesi per ulteriori accertamenti.

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