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Meteo, in Piemonte attesi 2 metri di neve. E a Torino i riscaldamenti restano accesi

In arrivo la più grossa perturbazione dell'anno: maxi piogge e maxi nevicate. E il Comune di Torino apre alla possibilità di tenere accesi i termosifoni

Meteo, in Piemonte attesi 2 metri di neve. E a Torino i riscaldamenti restano accesi

Meteo, in Piemonte attesi 2 metri di neve. E a Torino i riscaldamenti restano accesi

Crollano le temperature e i riscaldamenti restano accesi.

Viste le previsioni meteo che preannunciano un peggioramento delle condizioni e temperature minime che a Torino potrebbero scendere anche sotto i 10 gradi, il Comune ha fatto parziale dietrofront sull'obbligo di spegnimento dei riscaldamenti che era in programma proprio per oggi. «Alla luce della situazione meteorologica attesa almeno fino a venerdì 18 aprile - spiegano da Palazzo civico - si ricorda che l’art. 4, comma 3, del D.P.R. n. 74 del 2013 stabilisce espressamente che, al di fuori dei periodi annuali previsti per l’accensione ordinaria degli impianti di riscaldamento (nel caso della zona climatica E, dal 15 ottobre al 15 aprile), sul territorio comunale è possibile l’accensione in deroga degli impianti di riscaldamento fino ad un massimo di 7 ore giornaliere, tra le ore 5 e le ore 23. L’accensione è naturalmente discrezionale con l’obbligo di non superare i 18 gradi per gli edifici industriali, artigianali e assimilabili e i 20 gradi per tutti gli altri edifici».

Insomma, fino a quando le temperature resteranno così basse, sarà possibile accendere i riscaldamenti. Un "assist" che è stato subito raccolto da Atc che ha deciso «di prorogare fino a lunedì 21 aprile lo spegnimento degli impianti di riscaldamento centralizzato, nei limiti orari previsti dalle disposizioni in materia. Questa decisione - spiega il presidente dell’Agenzia, Maurizio Pedrini - rappresenta un segnale di attenzione al benessere delle persone, molte delle quali anziane e con fragilità, che risiedono nei nostri quartieri. Mantenere accesi gli impianti di riscaldamento, anche se per qualche ora al giorno, dovrebbe permettere agli abitanti delle case popolari di trascorrere in serenità gli imminenti giorni di Festa».

E quindi, a maggior ragione, gli occhi si puntano sulle previsioni meteo per i prossimi giorni. E in effetti quella che sta arrivando, non solo a Torino ma in tutto il Piemonte, si preannuncia come la più grossa perturbazione di questi primi mesi del 2025: «L'ingresso della perturbazione nel cuore del Mediterraneo - spiega il meteorologo del Tg3 Piemonte, Andrea Vuolo - indurrà sul nord ovest la rotazione delle correnti da sud est a tutte le quote, con un flusso meridionale intriso di umidità pronto a essere scaricato lungo i contrafforti alpini compresi tra Torinese, Valle d'Aosta meridionale e orientale, Biellese, Vercellese e VCO». Questo significa che «nell'arco delle 48 ore sono previsti accumuli che potranno localmente raggiungere i 300mm di pioggia con abbondanti nevicate al di sopra dei 2000/2300m, dove gli accumuli potranno raggiungere i 2-3 metri di altezza di neve fresca. Possibili fiocchi più in basso 1700-1900m su Valsesia e VCO, valli di Lanzo e valle dell'Orco».

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