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Il lutto nel mondo dell'ingegneria

L'eredità dell'ingegnere Giovanni De Sandre: il genio dietro la rivoluzione informatica

La scomparsa di De Sandre, co-creatore della Olivetti Programma 101, simbolo dell'innovazione italiana nel mondo

L'eredità dell'ingegner Giovanni De Sandre: il genio dietro la rivoluzione informatica

Ad Ivrea, si è spento l'ingegner Giovanni De Sandre, una delle menti più brillanti del panorama tecnologico del XX secolo. A 89 anni, lascia un'eredità che ha segnato profondamente la storia dell'informatica mondiale. Insieme a Pier Giorgio Perotto, De Sandre ha dato vita alla Olivetti Programma 101, un'invenzione che ha rivoluzionato il concetto di calcolo elettronico e ha posto le basi per lo sviluppo dei personal computer come li conosciamo oggi.

Era il 1965 quando la Olivetti Programma 101 fu presentata a New York, conquistando rapidamente il mercato internazionale. Tra i suoi primi acquirenti, la NASA, che ne impiegò oltre 40 esemplari per calcolare le rotte lunari della missione Apollo 11. Un traguardo straordinario per una macchina che, a prima vista, poteva sembrare una semplice calcolatrice. Tuttavia, la sua classificazione come tale non fu casuale. Nel 1962, la General Electric aveva acquisito la sezione elettronica della Olivetti e non era interessata a un computer italiano. Per evitare la cancellazione del progetto, la Programma 101 fu astutamente classificata come macchina calcolatrice, permettendo così il suo perfezionamento al di fuori dell'accordo con la General Electric.

Giovanni De Sandre, insieme a un team di talentuosi ingegneri tra cui Giuliano Gaiti, Gastone Garziera e Giancarlo Toppi, ha lavorato instancabilmente per trasformare questa visione in realtà.

La scomparsa di De Sandre ha suscitato profondo cordoglio, in particolare da parte del Museo Olivetti – Tecnologic@mente, che ha riconosciuto il suo contributo fondamentale all'eccellenza tecnologica e all'innovazione. Figura riservata ma determinante, De Sandre ha lasciato un'impronta indelebile nella storia dell'informatica. Il suo spirito pionieristico e il suo rigore intellettuale continueranno a ispirare le generazioni future, mantenendo viva la memoria di un'epoca in cui l'Italia era all'avanguardia nel campo della tecnologia.


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