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il caso

Un centro per 50 migranti al posto della tv che lanciò Ezio Greggio e la Parietti

Gli uffici dell'ex Telestudio, a due passi dal grattacielo della Regione, diventano una struttura d'accoglienza

Ezio Greggio è stato uno dei volti lanciati da TeleStudio

Ezio Greggio è stato uno dei volti lanciati da TeleStudio

Arrivano gli immigrati a due passi dal grattacielo della Regione Piemonte, ed è bagarre in consiglio comunale, con le minoranze che chiedono al sindaco Stefano Lo Russo di bloccare il progetto. L’edificio dell’ex Telestudio di via Rocca de’ Baldi, la televisione che lanciò, tra gli altri, due giovani Ezio Greggio ed Alba Parietti, diventerà un centro di accoglienza per migranti. Rumors ce n’erano da tempo, ma la certezza è arrivata oggi, mercoledì 23 aprile, in Sala rossa direttamente dall’assessore Jacopo Rosatelli. Che rispondendo a un’interpellanza del leghista Fabrizio Ricca, ha confermato (anche se non ufficialmente) l’arrivo dei richiedenti asilo in zona Nizza Millefonti. «La prefettura ha informato il mio assessorato della volontà di fare un centro di accoglienza straordinaria per migranti - ha esordito Rosatelli - che potrà ospitare cinquanta persone, più ulteriori cinquanta, se necessario».

Dunque, sarà la prefettura a gestire il centro d’accoglienza nella vecchia televisione, attraverso la cooperativa sociale valdostana “Le Soleil”. I lavori sono già in corso ma ora scoppia la polemica, con la Lega che chiede al sindaco Lo Russo di «bloccare il cambio di destinazione d’uso. Coinvolgeremo il prefetto e agiremo in tutte le sedi possibili e con ogni mezzo per impedire che l’immobile diventi un centro di accoglienza per immigrati», dichiara il capogruppo del Carroccio in Piemonte, Fabrizio Ricca. Che poi si scaglia contro l’assessore Paolo Mazzoleni: «E’ stato sbugiardato in Sala rossa da Rosatelli, il quale ha confermato l’intenzione dell’amministrazione comunale di far nascere un centro di accoglienza per immigrati nel cuore di uno dei quartieri storici di Torino. Una richiesta di cambio di destinazione d’uso che del resto già risultava agli atti e contro cui la Lega si era già mobilitata. Invito Mazzoleni - afferma ancora Ricca - a fare un passo indietro e ad occuparsi d’altro».

Il riferimento del capogruppo leghista è a un precedente question time, risalente allo scorso marzo, sempre in Sala rossa, in cui Mazzoleni replicava a Ricca parlando di «una richiesta di cambio di destinazione d’uso arrivata in assessorato, da servizi ad abitativa, per realizzare appartamenti». Senza però specificare che in via Rocca de’ Baldi sarebbero arrivati i migranti. Va detto che in via ufficiale la richiesta al Comune non è ancora arrivata. «Siamo stati informati “per le vie brevi” dalla prefettura e al momento non risultano pratiche attive all'indirizzo segnalato», dice Rosatelli. Infatti, la Scia presentata per il cambio di destinazione d'uso (da laboratorio e attività commerciale a residenziale) è stata respinta in quanto inefficace «vista la necessità di ricostruire con maggior precisione lo stato legittimo», conclude l’assessore. Nel novembre 2023, TorinoCronaca aveva dato la notizia della vendita all’asta degli uffici dell’ex Telestudio. La società editrice aveva presentato istanza di fallimento nel 2021. L’anno successivo, lo spegnimento definitivo della tv. E ora in via Rocca de’ Baldi al posto delle trasmissioni arriveranno i migranti.

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