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Economia & Finanza
06 Maggio 2025 - 13:20
Intesa Sanpaolo apre il 2025 in chiave più che positiva. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato i conti del primo trimestre e i numeri parlano chiaro: 2,615 miliardi di euro di utile netto (+13,6% su base annua), cost/income al 38% e Common Equity Tier 1 ratio al 13,3%, a conferma di una solidità patrimoniale tra le migliori in Europa.
Il Gruppo guidato da Carlo Messina non si limita a registrare performance finanziarie solide: punta a superare i 9 miliardi di utile netto annuo, sostenuto da una gestione integrata dei ricavi, dal ruolo di leader nel Wealth Management e da un ambizioso piano ESG che coniuga inclusione, innovazione e impatto sociale.
Gli azionisti sorridono: 1,8 miliardi di dividendi maturati nel trimestre si sommano ai 3 miliardi in pagamento a maggio e a un buyback da 2 miliardi al via a giugno. Sul fronte tecnologico, la banca accelera con Isytech (nuova piattaforma cloud-native), Isybank (oltre 1 milione di clienti attesi entro l’anno) e intelligenza artificiale (150 app già operative, 300 specialisti previsti). Il tutto, con un apporto extra di 500 milioni al risultato operativo lordo 2025, non previsto dal piano industriale.
L’impegno sociale resta centrale: oltre 55 milioni di interventi umanitari dal 2022, 22 miliardi di credito sociale e 1,5 miliardi destinati ai bisogni sociali entro il 2027. Le Gallerie d’Italia hanno già accolto oltre 2 milioni di visitatori e il programma “Giovani e Lavoro” ha formato più di 5.000 ragazzi dal 2019.
Il trimestre ha visto un’ulteriore razionalizzazione della rete (1.191 filiali chiuse dal 2021), una riduzione strutturale dei costi e un deleveraging di oltre 5 miliardi di euro in crediti deteriorati dal 2022. Il costo del rischio è al minimo storico (21 centesimi di punto), e il portafoglio crediti deteriorati netti è ormai prossimo allo “zero NPL”.
Intesa Sanpaolo è anche campione di sostenibilità: prima banca italiana nei Dow Jones Sustainability Indices, nella CDP Climate A List e nel Global 100 di Corporate Knights. Le emissioni finanziate si sono ridotte del 32,9% in due anni, oltre il 92% dell’energia acquistata è rinnovabile, e sono stati erogati 72 miliardi di euro a supporto della green economy.
Con un leverage ratio al 5,8% e una liquidità pronta all’uso da 207 miliardi, il piano industriale procede spedito, con investimenti strategici anche all’estero (come l’acquisizione della rumena First Bank) e una forza lavoro in evoluzione: 9.000 uscite volontarie e 3.500 nuove assunzioni previste entro il 2027.
"I risultati raggiunti nel primo trimestre del 2025 consolidano la posizione di Intesa Sanpaolo tra le grandi banche europee e ci confermano elemento di stabilità e sviluppo per il Paese - conferma il ceo, Carlo Messina -. Abbiamo dato avvio all’anno con il nostro miglior risultato netto di sempre nel primo trimestre, pari a 2,6 miliardi di euro, che corrisponde a un rendimento annualizzato del patrimonio netto (ROE) pari al 20%. Per il 2025, ci attendiamo un utile netto di ben oltre i 9 miliardi di euro, grazie al forte potenziale di crescita organica della Banca. Con una delle remunerazioni per gli azionisti più elevate nel panorama bancario europeo, quest’anno restituiremo almeno 8,2 miliardi di euro agli azionisti, considerando il saldo dividendo di maggio, il buyback di giugno e il prevedibile interim dividend di novembre".
"In termini di valore di Borsa - prosegue -, ci posizioniamo tra i primi gruppi europei, con concorrenti che hanno dimensioni di bilancio ben superiori. La nostra Banca dispone di un modello di business unico in Europa. La solidità dei risultati, la sostenibilità della crescita, la robustezza patrimoniale e il basso profilo di rischio ci permettono di svolgere un ruolo unico a supporto dell’economia reale e sociale.
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