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Non solo numeri ma anche parole: ecco i 4 commercialisti-scrittori

Quattro commercialisti tra le righe: dalla motivazione professionale all'emancipazione femminile, passando per vignette satiriche e racconti di mondi privilegiati

Non solo numeri ma anche parole: ecco i 4 commercialisti-scrittori

Esperti di normative, di tasse e di bilanci, ma con una passione inaspettata: la scrittura. L’incontro “Oltre i numeri: racconti, emozioni e visioni dei commercialisti”, che si è svolto al Polo artistico e culturale dell’Istituto delle Rosine di Torino, nell’ambito del Salone del Libro Off, ha avuto come protagonisti quattro commercialisti scrittori, Annalisa Librè, autrice del saggio: “Ecco. 4 leve strategiche per la tua professione”; Lionello Savasta Fiore, autore del libro “La storia delle Rosine raccontata a mio figlio”; Massimo Striglia, col volume di vignette “Un mondo chiuso di Questomondodimax”; Maria Chiara Vietti, che ha scritto il romanzo “Il circolo dei viziati”.

Moderati dalle colleghe Emanuela Barreri e Rosanna Chiesa, i quattro scrittori si sono raccontati. «ECCO - ha detto Librè - è acronimo di esperienze, competenze, capacità, opportunità. È un libro che si rivolge sia al libero professionista che ha perso la motivazione, sia a chi è ambizioso e vuole ottenere prestazioni eccellenti. In entrambi i casi è possibile ridisegnare la propria identità professionale». Savasta Fiore ha invece giocato “in casa”. Il suo è un libro per bambini, ma non una fiaba, bensì la storia avvincente di Rosa Govone e delle sue Rosine: «Racconto anche dal punto di vista economico la Torino settecentesca e le altre cittadine in cui “l’umile zitella” di Mondovì ha fondato i suoi istituti. Rosa Govone è stata un’antesignana dell’emancipazione femminile e può essere considerata il primo dei santi sociali piemontesi, come Don Bosco e Cottolengo».

«Le mie vignette - ha affermato Striglia - si ispirano a una varietà di temi, da banali momenti di vita ad attualità e satira politica. Ma nel libro si possono assaporare anche simpatiche riflessioni, commenti, cenni storici e curiosità di ogni genere». Infine Maria Chiara Vietti: il suo romanzo è ambientato nel mondo dei “viziati”, i ricchi: «Tornano a essere persone più che cliché - ha spiegato - portatori di veri legami di amicizia, di valori tramandati, quali il senso della famiglia e della casa e la cognizione della storia e del passato. I Viziati sanno di essere “difettosi”, definiti dall’etichetta sociale, dall’educazione esclusiva, dall’eccesso di superfluo, ma comprendono il pensiero comune che li anima e scoprono la possibilità di guardare oltre le barriere».

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