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Il processo
15 Maggio 2025 - 10:40
In un'aula di tribunale a Torino, si sta svolgendo il processo a due donne sudamericane, cognate, accusate di circonvenzione di incapace ai danni di un pensionato di Beinasco, oggi 76enne, affetto da deterioramento cognitivo moderato.
Tutto ha inizio nel mondo virtuale di Facebook, dove il pensionato entra in contatto con le due donne. La corrispondenza si intensifica rapidamente, e una delle due inizia a condividere con lui le proprie difficoltà economiche. Vive in Repubblica Dominicana e, con il supporto della cognata, racconta di faticare a mantenere sé stessa e il figlio minorenne. Nel 2021, il pensionato decide di volare in Repubblica Dominicana per incontrare le due donne. È qui che, secondo l'accusa, le richieste d'aiuto diventano più insistenti, con l'obiettivo di ottenere un visto per l'Italia attraverso un matrimonio.
L'8 settembre 2021, il matrimonio viene celebrato. La procura descrive la cerimonia come avvolta in un contesto "più che torbido", sostenendo che le donne abbiano approfittato delle fragilità del pensionato per indurlo a compiere atti con effetti giuridici dannosi. Non si tratta solo del matrimonio, ma anche delle spese sostenute a favore delle donne, che ammontano a 11.819 euro. Tuttavia, l'avvocata Benedetta Perego, difensore delle imputate, contesta questa narrazione, sostenendo che non vi sia nulla di torbido nella vicenda.
L'avvocata Perego porta alla luce dettagli del passato del pensionato che potrebbero ribaltare la percezione del caso. Dal 2013 al 2021, l'uomo ha prelevato regolarmente grandi somme di denaro, un'abitudine consolidata. Nel 2014, ha addirittura speso più di quanto percepito di pensione. Inoltre, il pensionato ha una storia di contatti sui social con giovani donne straniere e si è già sposato in passato con modalità simili. Il suo medico curante non riconosce una situazione di fragilità tale da giustificare l'accusa di circonvenzione di incapace.
La questione centrale è se le donne abbiano realmente approfittato della vulnerabilità del pensionato o se, invece, si tratti di una relazione consensuale, seppur non convenzionale. La difesa insiste sul fatto che non ci sia stato alcun squilibrio di potere nella relazione, mentre l'accusa dipinge un quadro di manipolazione e sfruttamento. La sentenza di primo grado è attesa nelle prossime settimane.
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