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I conti del Direttore

Salone, a Torino c'è chi scopre che i libri costano (anche nel giornale degli Elkann)

L'editorialista e la moglie direttrice, le scelte delle famiglie. Ecco perché vale la pena farci i conti

Toh, al giornale degli Elkann si scopre che i libri costano (anche al Salone diretto dalla moglie dell'editorialista)

Due scoperte in un solo pezzo: quello che i libri, ahimé, sono cari e che le famiglie devono fare delle scelte (non solo su questo) e che noi che svolgiamo una professione intellettuale siamo privilegiati perché possiamo permetterceli. Anche nei grandi giornali, a quanto pare, ogni tanto si esce nel mondo reale.

Partiamo da un presupposto: Mattia Feltri, direttore Huffington Post ed editorialista sul giornale degli Elkann, è uno che mi piace, perché si è fatto una gran carriera uscendo dall'ombra di cotanto cognome (ché magari è più facile iniziarla quando sei figlio di un direttore di giornale anziché nipote del fabbro, però poi sta a te...). Però, nel paternalismo che scopre l'acqua calda ci finisce anche lui, come buona parte di un giornale che parla alla upper class.

Nella sua rubrica scrive di essere andato al Salone del Libro (diretto dalla moglie, Annalena Benini, ché anche se non piace dirlo, Torino è poco più di un quartiere mica una città) e di aver comprato, tra le altre cose, una edizione della Pleiade delle Confessioni di Sant'Agostino. Del costo di 40 euro. "Posso permettermela" dice onestamente il nostro. E racconta anche di madre e figlia in carrozzella che comprano solo due libri spiegando che i prossimi le compreranno quando arriva lo stipendio...

Ecco, bene, grazie, nel gran clima di festa, abbiamo il coraggio di dirlo: i libri costano cari o le famiglie guadagnano troppo poco (o tutte e due le cose insieme). E magari devono anche pagare l'ingresso al Salone (diretto sempre dalla moglie del nostro). Ma lo fanno lo stesso, perché danno un valore e non solo un prezzo alla cultura. Chissà se quella madre e quella figlia erano tra le famiglie legate alla cassa integrazione ormai diciottenne della fabbrica dei padroni del giornale...

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