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STORIE DA SALONE

La parete di post-it virale sui social. Ecco cosa "si cela" allo stand B28

Un muro di colori, di parole... e omaggi gratuiti

La parete di post-it virale sui social. Ecco cosa "si cela" allo stand B28
Al Salone del libro c'è una parete coloratissima, piena di post-it e soprattutto di parole, che sta spopolando tra i selfie dei lettori. 
Qui il pubblico può lasciare una propria parola, un pensiero, sull'amore, pace, libertà e amicizia. È lo stand B28, uno spazio dedicato alle «parole che accolgono».
Tre cooperative sociali, Walliescorner, Alpi del mare Onlus e Dimore Solidali, partecipano al Salone del Libro per far conoscere i propri progetti solidali, volti all’aiuto di tutti coloro che si trovano in difficoltà. «Chiediamo di condividere una parola nella nostra parete. La nostra? Accoglienza - raccontano Emily e Vanessa - Rappresenta la nostra missione, accogliere tutto e tutti, senza pregiudizi».
«La nostra è una rete di prima accoglienza per dare una mano a chi ha bisogno - prosegue Vanessa - Principalmente Dimore Solidali si occupa di dare una soluzione alloggiativa, una criticità che non appartiene solo allo straniero a cui nessuno affida casa, ma anche a quei ragazzi giovani che cercano la loro indipendenza e, per una serie di motivi, si trovano in difficoltà. Il nostro aiuto non si limita a trovare una soluzione ma li accompagna anche al sostenimento delle spese». 
Il protagonista di questo Salone, ad attirare tutte le attenzioni è Wallie «una piccola parentesi nata per la divulgazione del nostro impegno sociale nel terzo settore». 
Seguendo la pagina social di @Walliescorner, i lettori ricevono dei gadget personalizzabili in omaggio. 
«Abbiamo scelto di creare questo spazio che non è solo nostro ma di tutti. A chi passa a trovarci allo stand raccontiamo cosa  facciamo, ma chiediamo anche una partecipazione attiva: chiediamo di scriverci, proporci dei temi, raccontare storie. La mia storia può essere d'aiuto per qualcuno che sta vivendo qualcosa di simile. La prima cura per le cose negative comincia con la comunicazione».
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