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IL CASO
19 Maggio 2025 - 19:50
Un momento del Consiglio Comunale di lunedì 19 maggio
Un Consiglio comunale da ricordare, quello andato in scena lunedì 19 maggio, dove la politica si è mescolata al teatro. Si parte dalla consegna di un tapiro d’oro - non si sa se ufficialmente omologato da Staffelli - da parte del consigliere di Torino Bellissima Pierlucio Firrao, all’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta - per la gaffe di Gtt sull’errata comunicazione dei costi di parcheggio delle microcar elettriche, poi rapidamente smentita. «Una tentata manipolazione dell’informazione», ha accusato Firrao, chiedendo chiarezza anche sul destino delle microcar ibride. Foglietta ha incassato con ironia: «Lo accetto in quanto regalo, ma la invito a leggere meglio gli allegati delle delibere».
Ma non è finita qui. A rianimare l’aula la comparsa del “fantasma del referendum”. Evocato da Silvio Viale (Più Radicali - Europa) - sulla scorta di quanto aveva fatto il collega Riccardo Magi qualche giorno fa alla Camera dei Deputati -, per denunciare «il fantasma dei referendum. Vorrei che i media ne parlassero di più. Questo gesto parla più di 1000 parole», spiega. Un’iniziativa che ha fatto eco al presidio del Pd davanti alla sede Rai, dove il segretario regionale Domenico Rossi ha parlato di referendum «oscurati non casualmente». Non una protesta contro la maggioranza, dunque, ma un appello a rompere l’indifferenza.
La Foglietta con accanto il tapiro ricevuto dal consigliere Firrao
Ma la sorpresa più gradita ai torinesi, e “concreta”, è sicuramente il drastico calo delle multe effettuate con autovelox mobile. Da 6504 nel 2023 a 1390 nel 2025 - da gennaio al 30 aprile -. Quasi un quinto. Una bacchetta magica? O semplicemente meno controlli? Niente affatto. Per ’assessore alla Polizia Municipale Marco Porcedda, merito di due fattori. «Primo: la ripetizione dei controlli sugli stessi tratti, che ha “educato” gli automobilisti. Secondo: le nuove regole introdotte con il decreto Salvini (11 aprile 2024), che impongono la presenza di due pattuglie e la contestazione immediata dell’infrazione, salvo deroghe prefettizie». In parole povere il fatto che nei servizi di controllo sia presente più personale ha inevitabilmente ridotto i comportamenti pericolosi. Sia perché più visibili, che perché si ha il tempo di rallentare, prima di arrivare davanti alla pattuglia “frontale”, che accerta la contravvenzione. Un buon risultato per l’interpellante Viale. «Gli automobilisti hanno “imparato”. Anche il fatto che i cittadini sappiano che ci sono controlli induce a una maggior cautela. Un buon deterrente, se più controlli (147 in un solo quadrimestre contro le 211 del 2023) uguale meno sanzioni».
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