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Il fatto

Crocetta: portinaio arrestato per violenza sessuale su due donne

E' successo nel quartiere "buono" di Torino: l'aggressore è un italiano di 40 anni

Crocetta: portinaio arrestato per violenza sessuale su due donne

Crocetta (Fonte: Torino Rete)

Un uomo di circa 40 anni è stato arrestato a Torino con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una dipendente di un’azienda di consegna posta e di una sua amica intervenuta in suo soccorso. L’episodio è avvenuto nel quartiere Crocetta, in via Lamarmora, all’interno di un condominio dove il presunto aggressore lavorava come portinaio.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la giovane postina stava effettuando una consegna e non riusciva a identificare il destinatario di un pacco. Dopo aver cercato senza successo, ha chiesto aiuto a un uomo, che si è presentato come portinaio di un palazzo vicino, offrendosi di accompagnarla all’interno dello stabile. Una volta entrati, l’uomo avrebbe tentato un approccio sessuale non consensuale nei confronti della lavoratrice, approfittando della posizione e dell’ambiente isolato dell’androne.

La vittima è riuscita a liberarsi e a chiamare una collega che era nelle vicinanze. Quest’ultima, giunta sul posto, ha provato a difendere la sua amica, ma è stata a sua volta molestata dall’uomo. Le grida delle donne hanno attirato l’attenzione di alcuni passanti che hanno osservato la scena e hanno interpretato inizialmente la situazione come un litigio. Poco dopo, sono intervenute le forze dell’ordine, allertate da più chiamate giunte alla centrale operativa dei carabinieri.

Una pattuglia del nucleo radiomobile si è recata in via Lamarmora, dove ha bloccato e arrestato l’uomo, identificato come Massimiliano Manzi. L’arrestato è stato condotto in caserma per essere interrogato. Nei suoi confronti pendono precedenti per furto e rapina.

L’accusa ufficiale è di violenza sessuale aggravata, reato che in Italia prevede pene detentive fino a 10 anni, in particolare quando si verifica all’interno di un luogo di lavoro o in situazioni di abuso di autorità o fiducia. L’indagine è coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino, che ha disposto l’ispezione medica delle vittime per raccogliere ulteriori prove.

La vicenda è attualmente sotto valutazione per l’eventuale applicazione di misure cautelari, tra cui la custodia in carcere, viste le modalità e la gravità dell’accaduto. Le autorità hanno sottolineato l’importanza della tempestività dell’intervento dei passanti e delle forze dell’ordine, che ha permesso di evitare conseguenze peggiori.

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