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tradizione & cultura

I tre cognomi più diffusi in Piemonte: ecco la loro storia e cosa vogliono dire

Dai mestieri al territorio: l’etimologia dei cognomi più popolari in Piemonte

I tre cognomi più diffusi in Piemonte: ecco la loro storia e cosa vogliono dire

I cognomi raccontano storie, tramandano tradizioni e rivelano antichi legami con mestieri e territori. In Piemonte, alcuni dei cognomi più diffusi hanno origini affascinanti, legate alla lavorazione dei metalli, alla nobiltà e alla cultura locale. La piattaforma Preply, specializzata nell’apprendimento delle lingue online, ha condotto uno studio basato sui dati di Cognomix analizzando i tre cognomi più popolari per ogni regione italiana. Per il cognome più diffuso, è stata approfondita l’etimologia, considerando le teorie più accreditate da esperti e storici.

Secondo lo studio, il cognome più comune in Piemonte è Ferrero, che deriva dal latino faber ferrarius, ossia “lavoratore del ferro”. In regione, si contano circa 5.858 persone con questo cognome, con un’incidenza di 1,38 ogni 1.000 abitantiAl secondo posto troviamo Barbero, presente in Piemonte con 2.771 persone e un’incidenza di 0,65 ogni 1.000 abitanti. Tra i più noti con questo cognome c’è lo storico Alessandro BarberoA completare il podio c’è Ferraris, con 2.499 persone e un’incidenza di 0,59 ogni 1.000 abitanti.

Oltre ai cognomi più diffusi, il Piemonte vanta una grande varietà di cognomi legati ai mestieri, come Panero (fornaio), Cravero (capraro), Bottero (fabbricante di botti), e quelli derivati da nomi di persona, spesso di origine germanica, come Giraudo, Rinaldi, Gastaldo.

I cognomi attualmente più diffusi in Piemonte si dividono in 2 categorie: tradizionali, ovvero legati al territorio (Nord-Ovest in generale); extraregionali, dovuti principalmente all'immigrazione interna dal Sud Italia soprattutto negli anni del boom economico ('50 e '60). Ci sono poi forme tipiche come Dalmasso, Barale, Dutto e Giraudo: oltre il 90% degli individui che portano questi cognomi sono infatti presenti in Piemonte.

Nell'ambito dell'onomastica italiana, i cognomi originati da soprannomi, nomi di animali o elementi naturali sono particolarmente diffusi, ancor più rispetto ad altre regioni nazionali. Tra questi ritroviamo Bruno, Grosso e Grasso, Leone, Negro, Ricci, Gamba, Testa, i quali sono riferiti a caratteristiche fisiche. Numerosi cognomi traggono infatti origine dal mondo animale, come Quaglia, Cavallo, Gallo, Pesce, Merlo, Capra, Mosca, Volpe, Bo (da "bove"), Bracco (una razza di cane da caccia), Grillo, Lupo, e Fasano (dal "fagiano"). Altri ancora, hanno connotazioni legate alla botanica, come Prato, Fiore, Bosco e Fenoglio (da "finocchio").
Un elemento distintivo dei cognomi italiani è la loro espressione al singolare, caratteristica condivisa con le regioni meridionali. È spesso complesso determinare se cognomi come Giordano, Leone o Bianco siano di origine piemontese o meridionale, poiché sono tradizionali sia al Nord che al Sud; in molti casi, infatti, essi si sono radicati in Piemonte grazie ai flussi migratori interni.
Per quanto concerne i cognomi derivati da mestieri, il più rappresentativo e diffuso a livello regionale è Ferrero, connesso al mestiere del "fabbro", similmente a Ferraro, Ferreri, Ferro, Ferri e Ferraris. Altre professioni sono ricordate attraverso cognomi quali il "capraro" Cravero, il "fornaio" Panero, il "fabbricante di botti" Bottero, il "macellaio" Beccaria, il "vaccaro" Boero, e il "fabbricante di corde" Cordero. In molti di questi cognomi è presente il tipico suffisso -ero, funzionale a individuare l'attività lavorativa. Questo suffisso è comparabile a -aro utilizzato nel resto d'Italia, eccetto in Toscana dove prende la forma di -aio. Infine, vi è una significativa presenza di cognomi che derivano da nomi di persona, in particolare di origini germaniche, caratterizzati dal suffisso -aldo/i, come Grimaldi, Giribaldi, Rinaldi, Gastaldo, ma anche con la variante -audo/i, riscontrabile in Giraudo, Arnaudo, Einaudi, Rinaudo, Baudino.

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