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IL PROCESSO

Tito, morto a dieci mesi in sala operatoria: chiesti due anni e mezzo per l'anestesista

Il piccolo rimase tre ore in sala operatoria. E una volta fuori, i sanitari rassicurarono la madre: «E’ andato tutto bene»

Tito, morto a dieci mesi in sala operatoria: chiesti due anni e mezzo per l'anestesista

Tito, morto a dieci mesi in sala operatoria: chiesti due anni e mezzo per l'anestesista

Tito aveva appena 10 mesi quando è morto. Era il 15 aprile del 2021 e il piccolo veniva operato al Regina Margherita. Una serie di atroci errori, un’inchiesta del pubblico ministero Francesco La Rosa: 9 i sanitari indagati, ma solo tre i rinvii a giudizio. Paolo Lausi, il chirurgo “preso in prestito” dalle Molinette che ha operato, Francesco Gennari, primario di chirurgia del Regina e Daniele Mirabile, l’anestesista: l’unico a scegliere il rito ordinario. Ieri è stato il suo turno in aula, assistito dall’avvocato Fabrizia Bussolino.
Per lui, La Rosa ha chiesto due anni e mezzo di reclusione. I procedimenti penali degli altri medici coinvolti sono terminati: assoluzione - in primo grado e in appello - per Gennari, due anni, invece, a Lausi. «La morte di Tito poteva essere evitata» ha ripetuto più volte La Rosa, con una tesi atta a dimostrare come Mirabile non abbia monitorato il piccolo a dovere. Tito rimase tre ore in sala operatoria: dalle 17 alle 20. E una volta fuori, i sanitari rassicurarono la madre: «E’ andato tutto bene».
Si spense alle prime luci dell’alba del giorno dopo. Nessuno si accorse che al posto di un vaso sanguigno anomalo gli era stata recisa l’aorta addominale. «Intervento programmato da prima che il piccolo venisse al mondo: già dalla gravidanza ci si era accorti di un’anomalia polmonare» ha detto La Rosa. I genitori di Tito non si sono costituiti parte civile in quanto ottennero un milione di euro di risarcimento.

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