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Premi letterari

A Torino il Premio Calvino 2025: svelati gli 11 finalisti del prestigioso riconoscimento letterario

Nel capoluogo piemontese, l’inedito al centro: il 5 giugno al Circolo dei lettori si celebra la narrativa esordiente italiana con la 38ª edizione del premio

A Torino il Premio Calvino 2025: svelati gli 11 finalisti del prestigioso riconoscimento letterario

Il Premio Italo Calvino, uno dei riconoscimenti più prestigiosi per gli scrittori esordienti, entra nella fase decisiva della sua 38ª edizione. Sono stati infatti selezionati gli 11 romanzi inediti finalisti, scelti tra ben 909 manoscritti inviati da aspiranti autori da tutta Italia.

La cerimonia di premiazione si terrà giovedì 5 giugno alle ore 17, presso il Circolo dei lettori di Torino. Saranno presenti i finalisti, i membri della giuria e il direttivo del Premio, composto da Franca Cavagnoli, Anna Chiarloni, Mario Marchetti, Laura Mollea e Carla Sacchi Ferrero.

I giurati 2025

La giuria di quest’anno è composta da Sandro Bonvissuto, Antonio Franchini, Daniela Marcheschi, Raffaello Palumbo Mosca e Carmen Pellegrino. Il loro compito sarà decretare il vincitore assoluto e assegnare eventuali menzioni speciali.

I finalisti 2025

Ecco i titoli selezionati, con un breve sguardo ai temi e ai protagonisti:

  • Hapax di Federico Capitani: un pubblicitario progetta un atto terroristico per guadagno personale. Un affresco sul mondo delle professioni digitali e sulla solitudine contemporanea.

  • I vinti di Alessandro Ciappa: un ex editor torna a Napoli in cerca di sé stesso. Un romanzo sul fallimento individuale e collettivo.

  • L’anormale di Francesco Cuoio: un protagonista sociopatico cerca disperatamente di adattarsi, ma fallisce in un mondo dominato da performance e app digitali.

  • Arto fantasma di Ben Eccher: memoir intenso sul lutto per la morte della sorella. Notevole l’uso della tecnica dell’elenco.

  • La danza dell’Effimera di Giulia Fogliani: tre giovani fragili trovano una via alla maturità in una Bologna vivida e misteriosa.

  • Ai gentili non vendere armi di Michele Frisia: nel 1938, un armaiolo assiste attonito alla trasformazione sociale sotto il fascismo.

  • La gabbia di Flora Giuliano D’Errico: una donna ripercorre gli anni del neofascismo romano, cercando la verità sulla morte del fratello.

  • L’ipersensibile di Alberto Monte: un flusso di coscienza sull’esistenza e sul bene e male, in un racconto carico di immagini forti.

  • Crack di Andrea Pauletto: il dramma di un ex tossicodipendente che lavora come corriere notturno, tra isolamento e alienazione.

  • Le infinite potenzialità dell’acciuga, in cucina di Massimiliano Racis: ambientato nel Sulcis sardo, mescola ironia e assurdo per raccontare l’immobilismo sociale.

  • Minerva di Raffaela Ulgheri: un’inchiesta sospesa nel Logudoro, tra realismo magico, misteri e poteri femminili.

Il Premio è nato nel 1985 a Torino, poco dopo la morte di Italo Calvino, su iniziativa di amici e intellettuali come Norberto Bobbio e Natalia Ginzburg. L’obiettivo è rimasto invariato: offrire una voce agli esordienti, favorendone il contatto con l’editoria.

Il premio ha spesso anticipato nuovi talenti, poi pubblicati da importanti case editrici. Tra i vincitori delle passate edizioni troviamo nomi come Marcello Fois, Francesco Piccolo, Mariapia Veladiano, Maddalena Fingerle e, più di recente, Simone Torino, autore del romanzo Macaco (Einaudi).

Il presidente Mario Marchetti sottolinea il lavoro del comitato di lettura, che ha esaminato oltre 900 testi. L’obiettivo non è dare prescrizioni, ma fungere da sismografo letterario, intercettando i temi emergenti e le nuove forme narrative.

Il Premio Italo Calvino si conferma così uno spazio prezioso per scoprire nuove voci e per riflettere sullo stato attuale della narrativa italiana. L’appuntamento è per il 5 giugno, quando verrà annunciato il vincitore di questa edizione 2025.

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