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IL FATTO

Compensi intramoenia, i giudici danno ragione ai medici

Città della Salute ha sbagliato a chiedere ai professionisti il recupero delle somme legate al Fondo Balduzzi

Compensi intramoenia, i giudici danno ragione ai medici

Vittoria legale per i medici del sindacato Cimo-Fesmed nella causa contro la Città della Salute di Torino sul cosiddetto “Fondo Balduzzi”.
La Corte d’appello, con sentenza del 29 gennaio, ha confermato il giudizio di primo grado e, con la scadenza dei termini per un nuovo ricorso lo scorso 23 maggio, il contenzioso si è chiuso in via definitiva a favore dei medici.
La vicenda riguarda la trattenuta del 5% sui compensi da libera professione intramuraria, prevista dal decreto Balduzzi. Secondo il sindacato, l’azienda avrebbe dovuto applicare la trattenuta sin dal 1 gennaio 2012 o includerla nel compenso richiesto dai medici per determinare la tariffa finale. «Non lo ha fatto – afferma un portavoce di Cimo-Fesmed – e nel 2022 ha così tentato di recuperare retroattivamente la somma direttamente dai professionisti, oltre ad omettere per anni l’applicazione della norma».
Il sindacato poi è quindi intervenuto a tutela dei propri iscritti, avviando un’azione legale. «La Corte ha stabilito che la responsabilità del mancato versamento del ‘Fondo Balduzzi’ non è imputabile ai medici, ma esclusivamente all’azienda», conclude Cimo-Fesmed.

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