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SANITà & INNOVAZIONE

Diabete, risparmio da 7 milioni grazie alla retinografia digitale: lo studio dell’Asl To5

Presentata a Liverpool un’analisi su oltre 3.600 pazienti che dimostra l’efficacia economica del nuovo metodo di screening

Diabete, risparmio da 7 milioni grazie alla retinografia digitale: lo studio dell’Asl To5

Un metodo di screening oculistico che potrebbe far risparmiare fino a 7 milioni di euro alla sanità regionale, senza incidere sulla qualità delle cure. È quanto emerge dallo studio presentato nei giorni scorsi a Liverpool, nel corso del 35° congresso dell’EASDEC (European Association for the Study of Diabetic Eye Complications), dal dottor Alberto Piatti, responsabile dell’oculistica territoriale dell’Asl To5, in collaborazione con Ires Piemonte.

Al centro della ricerca, le complicazioni oculari legate al diabete e la valutazione del rapporto tra costi e benefici nella diagnosi precoce. Lo studio ha preso in esame 3.635 pazienti, sottoposti a screening mediante retinografia digitale effettuata presso centri diabetologici e distrettuali. Le immagini raccolte sono state refertate a distanza, grazie al sistema di telerefertazione.

Il confronto con il metodo tradizionale – il classico esame del fundus oculi condotto da un medico oculista – ha messo in luce un risparmio diretto di circa 100mila euro. Ma la vera portata economica si manifesterebbe su scala più ampia: “Se questo risparmio fosse applicato a tutta la popolazione diabetica del Piemonte”, spiegano i ricercatori, “avremmo un cost saving (costi indiretti più indiretti) di circa sette milioni”.

Cifre alla mano, lo studio suggerisce che la retinografia digitale con telerefertazione non solo è sostenibile, ma rappresenta anche una concreta opportunità di ottimizzazione per il sistema sanitario regionale. Una soluzione che, pur semplificando le modalità di accesso allo screening, non compromette l’efficacia clinica e potrebbe alleggerire sensibilmente i costi.

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