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IL FATTO

Torino, al Regina Margherita tre bambini da Gaza

Sono Aser, di 2 anni, affetto da patologia cardiaca; Maryam, di 2 anni e mezzo con patologia cardiaca ed immunodeficienza e Asaad, 8 anni, che ha perso un arto e con numerose ferite da schegge e ustioni sul 15 per cento del corpo

Torino, al Regina Margherita tre bambini da Gaza

Sono giunti nella notte all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino tre bambini provenienti dalla Striscia di Gaza, accompagnati dalle rispettive famiglie. I piccoli pazienti, accolti dal personale sanitario della struttura, sono già stati sottoposti ai primi controlli medici e versano in condizioni stabili. Si tratta di Aser, un bimbo di due anni affetto da una grave patologia cardiaca; Maryam, due anni e mezzo, che presenta sia una malattia cardiaca sia un’immunodeficienza; e Asaad, otto anni, che ha subito l’amputazione di un arto e riportato numerose ferite da schegge e ustioni su circa il 15% del corpo. I bambini sono stati presi in carico dai medici del Regina Margherita già nelle prime ore dopo l’arrivo. Secondo quanto riferito dalla direzione sanitaria, sono in buono stato di nutrizione e al momento sono in corso ulteriori accertamenti diagnostici per definire i percorsi di cura più adeguati.

«Ancora una volta il Piemonte è in prima fila per la solidarietà internazionale e accoglie bambini bisognosi di cure, con le loro famiglie in fuga da una zona di guerra» hanno dichiarato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, insieme agli assessori alla Sanità Federico Riboldi e alla Cooperazione internazionale Maurizio Marrone. «In queste ore i piccoli sono stati presi in carico dall’ospedale, che si occupa anche di ospitare le famiglie, e si stanno svolgendo tutti gli apprendimenti per poter offrire loro la migliore assistenza e cura, al sicuro, in un luogo di eccellenza sanitaria e lontano dagli orrori della guerra». A sottolineare il ruolo della sanità piemontese e delle reti solidali anche la professoressa Franca Fagioli, direttrice del Dipartimento di Patologia e Cura del Bambino del Regina Margherita: «Nei prossimi giorni verranno sottoposti ad accertamenti diagnostici per valutare lo stato della malattia e pianificare le cure. Ringraziamo la rete di associazioni del terzo settore, in particolare UGI e Associazione Bambini Cardiopatici, grazie alle quali sarà possibile accogliere le loro famiglie. Ancora una volta il Piemonte e l'ospedale Regina Margherita si confermano modello di cooperazione internazionale e di solidarietà».

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