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corso grosseto

Ascensori rotti, inquilini in trappola nel palazzo dell’Atc

A vuoto gli interventi dei tecnici

Ascensori rotti, inquilini in trappola nel palazzo dell’Atc

Anziani, persone affette da disabilità e famiglie con bambini: tutti “sequestrati” in casa da giorni nel complesso popolare Atc di corso Grosseto 365, tra Lucento e Madonna di Campagna, dove entrambi gli ascensori risultano fuori uso.

Il primo, guasto dalla fine di maggio, è ancora in attesa di riparazioni; il secondo, malfunzionante da mercoledì scorso, è stato oggetto di due interventi tecnici nel fine settimana, senza esito positivo, rendendo impossibile per decine di residenti - molti dei quali con gravi difficoltà motorie - uscire o rientrare dalle proprie abitazioni.

Il palazzo conta dieci piani e oltre quaranta famiglie, e oggi anche una semplice visita medica diventa un ostacolo insormontabile, così come l’acquisto di beni di prima necessità, tra cui l’acqua, necessaria in grandi quantità vista l’afa e le alte temperature. «Mercoledì scorso ci siamo seduti sui pianerottoli e abbiamo segnalato il problema in massa - racconta Veronica, che vive al settimo piano con il padre disabile -. Atc è intervenuta due volte, senza risultati. Mio padre ha problemi di salute ed è bloccato in casa, senza la possibilità di andare dal medico, con queste temperature. Non ci sono parole per descrivere ciò che stiamo vivendo».

Secondo i residenti l’ascensore sarebbe tornato in funzione a intermittenza - giovedì per poche ore, poi ancora venerdì - ma senza alcuna soluzione duratura: «È un continuo tira e molla», spiegano. «Ogni volta sembra risolto, ma dopo qualche ora si blocca di nuovo».

Intanto, Atc fa sapere di essere al lavoro per trovare una soluzione, sebbene al momento non ci siano tempi precisi. «Per uno dei due ascensori è stata riscontrata la rottura di alcuni componenti, e siamo in attesa di quantificare le risorse necessarie per procedere alla riparazione - spiega l’Agenzia -. L’altro è fermo da qualche giorno: il tecnico è intervenuto e ha già effettuato le prime verifiche». La promessa è sempre quella di risolvere il problema nel minor tempo possibile, ma per gli inquilini la misura è colma: «Qui servono ascensori nuovi, non riparazioni tampone». Intanto, chi ha bisogno di cure o semplicemente di uscire di casa, non può fare altro che aspettare - o chiamare un’ambulanza.

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