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IL CASO
22 Giugno 2025 - 07:35
Barriera, la stretta dei carabinieri: 60 gli arresti e le denunce in 2 mesi
Elicottero in volo, unità cinofile a terra, pattuglie del Nucleo Radiomobile in azione: è l’immagine della maxi operazione condotta dai carabinieri nella serata di venerdì nella zona di Barriera di Milano, a Torino. L’intervento, organizzato nell’ambito di un piano di controllo straordinario del territorio, ha portato all’identificazione di oltre 50 persone nel corso di una serie di accertamenti mirati.
I militari dell’Arma, presenti in forze, hanno effettuato perquisizioni in appartamenti e controlli in diverse attività commerciali. Il blitz rappresenta l’ennesima fase di un’intensa attività investigativa e preventiva che va avanti da almeno due mesi nel quartiere, da tempo al centro dell’attenzione per episodi legati alla microcriminalità e al degrado urbano.
Secondo quanto emerso, nell’arco di otto settimane i carabinieri hanno messo a segno circa 60 tra arresti e denunce, mantenendo una media di un intervento al giorno. Una cifra significativa, che dà conto della pressione investigativa esercitata nella zona. La maggior parte dei soggetti coinvolti risulta di nazionalità straniera, con una componente non trascurabile di minorenni.
Le contestazioni spaziano su più fronti: spaccio di sostanze stupefacenti, rapine, aggressioni, reati legati alla violenza domestica e alle molestie (i cosiddetti “codici rossi”), oltre a reati contro il patrimonio. I controlli hanno interessato non solo i corsi principali del quartiere, ma anche le vie secondarie, spesso caratterizzate da situazioni di forte criticità sociale.
Proprio in quelle “viette” laterali, i carabinieri hanno segnalato la presenza di numerosi soggetti senza fissa dimora, alcuni dei quali già noti alle forze dell’ordine per precedenti o misure cautelari in atto. Le operazioni, spiegano fonti dell’Arma, mirano non solo alla repressione dei reati, ma anche al recupero di un maggiore presidio di legalità in un’area urbana che negli ultimi anni ha mostrato segnali di progressivo deterioramento.
«Ultimamente vediamo diversi uomini in divisa pattugliare la zona» spiega un barista di corso Giulio Cesare «ma qui sembra di vivere nel Bronx. Tossici dentro gli androni e in quei punti vendita con le macchinette automatiche. Spacciatori in pieno giorno, vetri di auto spaccati per pochi centesimi». Poi conclude: «Volevo vendere casa mia, bilocale. Mi hanno offerto 8mila euro».
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