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L'EVENTO

Torino sfila per l'inclusione: i colori del Disability Pride

«La diversità come risorsa, non come eccezione da tollerare»

Disability Pride Torino 2025: un grido di inclusione e dignità nelle strade del capoluogo piemontese

Torino ha ospitato la terza edizione del Disability Pride, l’iniziativa che mette al centro le persone con disabilità chiedendo una società realmente accessibile e inclusiva.

Nato come spazio di visibilità, partecipazione e rivendicazione, rappresenta molto di più di un semplice evento: si configura come un atto collettivo di affermazione identitaria. Il concetto di abilismo, infatti, nasce dall’individuazione (e spesso discriminazione) delle persone le cui caratteristiche fisiche, sensoriali, intellettive e mentali si differenziano dalla maggioranza della popolazione.

In opposizione a questo trend, il Disability Pride valorizza le diversità, eliminando gli stereotipi anche con orgoglio: non inteso come senso di vanità, bensì come una frattura simbolica rispetto all’invisibilizzazione e alla retorica pietistica ancora presente. La disabilità diventa così una componente viva, orgogliosa e legittima del tessuto sociale.

Il corteo, partito nel pomeriggio di ieri davanti al Castello del Valentino, ha animato corso Massimo D’Azeglio e le principali arterie cittadine, per concludersi in una piazza Vittorio Veneto gremita. La manifestazione è stata promossa dal Coordinamento Disability Pride Torino, una rete di associazioni, fondazioni e startup locali, con il patrocinio di Regione Piemonte, Città Metropolitana, Comune di Torino, Università degli Studi e Politecnico di Torino. Un riconoscimento istituzionale che testimonia l’importanza crescente del tema. Sul palco, attivisti, artisti, content creator e rappresentanti delle istituzioni, hanno sottolineato l’urgenza di una società che sappia valorizzare la diversità come risorsa, non come eccezione da tollerare.

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