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Economia & Famiglie

Dopo Pluto, è l'inflazione a farci sudare (freddo): ecco la stangata su spesa e vacanze

I dati dell'Istat mostrano una nuova crescita dei prezzi, per ogni famiglia è come mezzo stipendio

Dopo Pluto, è l'inflazione a farci sudare (freddo): ecco la stangata su spesa e vacanze

Se Pluto sta facendoci soffocare nella stretta delle temperature record, l'inflazione di giugno ci fa sudare... freddo. I dati rilevati dall'Istat, infatti, raccontano di una stangata sul carrello della spesa e sulle vacanze. E, avvisano le associazioni di consumatori, non è ancora finita. Ecco l'analisi.

A giugno, l'inflazione in Italia ha registrato un leggero aumento, attestandosi all'1,7% su base annua, secondo le stime preliminari dell'Istat. Tuttavia, ciò che preoccupa maggiormente è il marcato incremento dei prezzi del "carrello della spesa", comprendente beni alimentari e per la cura della casa e della persona, che ha visto un'impennata del 3,1% - ossia quasi il doppio - rispetto al 2,7% di maggio. Questo aumento è guidato principalmente dal rincaro degli alimentari, sia freschi che lavorati. Gli alimentari non lavorati sono passati dal +3,5% al +4,2%, mentre quelli lavorati dal +2,7% al +3%. Tra gli alimenti, spiccano i rialzi della carne (+4,5%), della frutta fresca (+7,1%) e delle uova (+7,4%). Assoutenti sottolinea ulteriori aumenti significativi per il burro (+19,9%), il caffè (+25%), il cacao (+21,4%) e il cioccolato (+13%), con i gelati che hanno visto un rincaro del 5,5% rispetto all'anno precedente.

"Se l'inflazione a 1,7% comporta, per una coppia con due figli, un rialzo complessivo della spesa pari a 622 euro, di questi ben 338 euro in più se ne vanno solo per i prodotti alimentari e le bevande analcoliche rincarati del 3,7%, 356 per il carrello della spesa. Una vera e propria stangata - spiega Massimo Donà dell'Unc, l'unione nazionale consumatori -. Per una coppia con 1 figlio, 299 euro sono per cibo e bevande, 317 per i beni alimentari, per la cura della casa e della persona. In media una famiglia spende 234 euro in più soltanto per mangiare e bere" conclude Donà.

Un'estate infernale, dunque. Cui si aggiunge - ma questo, a onor del vero, ogni anno - il carovacanze. Secondo il Codacons, che comunque si basa sui dati Istat, "tutte le voci legate al turismo hanno registrato a giugno una decisa crescita, che segue il trend al rialzo iniziato già nel mese di maggio: i prezzi dei voli nazionali, per esempio, a giugno rincarano del +38,1% su anno, le tariffe dei traghetti del +19,6%, quelle dei Servizi ricreativi e sportivi (piscine, stabilimenti, palestre, parchi divertimento, ecc.) del +7,7%, i prezzi dei Pacchetti vacanza nazionali del +8,7%. Gli alberghi rincarano del +2,9% su anno mentre i listini di case vacanza, b&b e altre strutture ricettive del +5,8%".

 Secondo l'istituto di statistica, l'accelerazione dei prezzi dei servizi è attribuibile principalmente ai Servizi relativi ai trasporti (da +2,6% a +2,9%; +1,1% su maggio), in particolare al Trasporto marittimo e per vie d'acqua interne (da +8,8% a +17,9%; +2,8% su maggio), agli altri servizi relativi ai mezzi di trasporto privati (da +1,3% a +1,8%; +0,8% su maggio) e al Trasporto passeggeri su strada (da +1,5% a +1,9%; +0,4% su maggio). Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti, lancia un ulteriore allarme riguardo al caro-benzina che potrebbe spingere nuovi aumenti, dato il trasporto su gomma di molti beni alimentari.

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