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Anche Federalberghi se la prende con Lingotto Fiere: “Più turisti se ci fosse un polo moderno”

Cresce l'occupazione delle camere d'albergo ma scende il numero dell'offerta lavorativa. Nei prossimi cinque anni potrebbero mancare 5mila risorse

Anche Federalberghi se la prende con Lingotto Fiere: “Più turisti se ci fosse un polo moderno”

Il 2025 si apre con un gennaio migliore rispetto allo scorso anno per gli alberghi torinesi, ma poteva anche essere meglio. I turisti ci sono e riempiono le strade e le camere degli alberghi della città, facendo registrare un’occupazione nelle strutture turistiche pari al 70%, che continua a crescere. Ma di pari passo sono in sempre meno - complice la denatalità - i giovani formati e preparati per accogliere la domanda della città che diventa sempre più turistica. E il polo fieristico di Lingotto Fiere va ammodernato, per attrarre più eventi. E’ il quadro che emerge dall’assemblea annuale tenuta da Federalberghi Torino ieri mattina, dedicata quest’anno al tema della formazione e del lavoro. 

Lingotto fiere è troppo “vintage”

Il presidente Fabio Borio non le manda a dire e lo specifica in modo chiaro: «Il salto di qualità potrebbe essere garantito soltanto dotando la città di un centro congressi all’avanguardia e con l’ammodernamento del polo fieristico». Per la Lingotto Fiere di proprietà dei francesi di Gl Events «necessari interventi strutturali di ammodernamento non più differibili - dice Federalberghi - e una governance in grado di attrarre eventi con un calendario pluriennale». Il polo, cioè, non “tira”, o non lo fa più come una volta. Un rimarco che fa eco - a neanche due mesi dalla conclusione del Salone Internazionale del Libro - al presidente dell’associazione Torino Città del Libro, Silvio Viale, che da diversi anni gestisce l’evento culturale “dei record” per Torino. E che almeno dagli ultimi due sottolinea come Lingotto Fiere «non sia più all’altezza».

Poca forza lavoro

I numeri in termini assoluti sono positivi e crescono (del +5% rispetto a gennaio 2024). Ma c’è carenza di profili professionali qualificati e un considerevole mismatch tra domanda e offerta, che non è certamente una novità. Ma il nodo va affrontato Un tempo era maggiore la presenza di scuole di formazione post istruzione superiore in grado di preparare i giovani volenterosi del settore. Oggi meno. «Senza inversioni di tendenza tra cinque anni potrebbero mancare 5mila risorse. Il che rischia di agire da freno sulle prospettive di crescita della città», sottolinea Borio.

L’impegno nell’alta formazione

Proprio nella direzione di colmare questo gap di formazione si muove l’accordo tra Federalberghi ed Its Academy Turismo Piemonte. Lo strumento chiave è l’alto apprendistato, un contratto che permette ai giovani di studiare e lavorare contemporaneamente, imparando sul campo nelle strutture ricettive di Torino e provincia. 

«Le aziende hanno così il vantaggio di formare una risorsa su misura, modellando il percorso di crescita in base alle proprie necessità. Its Academy - sottolinea la presidente Maria Luisa Coppa, a guida anche di Ascom Torino - si propone, dunque, come un collegamento diretto tra formazione e mondo del lavoro, offrendo agli albergatori la possibilità di integrare nel proprio organico giovani motivati e preparati».

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