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Il caso

Cartelloni per fermare le notti brave dei “peruviani molesti”

Feste rumorose e degrado al Parco della Pellerina: più controlli ma pochi risultati

Cartelloni per fermare le notti brave dei “peruviani molesti”

«Sono molesti, rompono le scatole alle forze dell’ordine e lasciano pure i loro “avanzi” in giro. Avrò chiamato 20 volte il 112», si sfoga un residente che vive a due passi dal Parco della Pellerina, il polmone verde da circa 84 ettari ad ovest della città. Un luogo che soprattutto “col bello” e nel fine settimana viene sfruttato per spensierati pin-nic, in cui spesso i barbecue vengono intervallati da partite a pallavolo o a carte, ma "infestato" da gruppi che lo lasciano nel completo degrado. I frequentatori “molesti”, sarebbero soprattutto famiglie dalle origini peruviane. Gruppi che organizzano festicciole che si protraggono con musica in cassa a volume alto e luci fino alla tarda nottata, disturbando la quiete dei residenti e lasciando rifiuti e materiali infiammabili nell’area verde. «Il sabato e la domenica fanno mattina, arrivano alle cinque», continua il cittadino. 

Un disagio che è arrivato anche in Sala Rossa lo scorso lunedì, dove il capogruppo dei Moderati Simone Fissolo, per la seconda volta, ha chiesto conto dello stato del Parco all’assessore con deleghe ai Parchi Francesco Tresso.  

«Nonostante i controlli effettuati dalla polizia locale, rare volte accompagnati da azioni sanzionatorie - lamenta Fissolo -, nessun miglioramento. Le frequentazioni del Parco si intensificano notevolmente con l’arrivo della bella stagione: si ritrovano per trascorrere la giornata e spesso anche la sera fino a tardi, ma lasciando l’area in condizioni di degrado dopo l’utilizzo». Dalla prima interpellanza, infatti, sono passati due anni «due interpellanze ma nessuna soluzione», incalza Fissolo. Tra le richieste avanzate dal consigliere infatti, ci sono l’installazione di cartelli con regole e limiti orari chiari e il rafforzamento dei controlli, «che potrebbero includere pattuglie a cavallo», dice.

Di risposta Tresso conferma la “presa in carico” della proposta: «Si è al corrente dell’enorme quantità di rifiuti stoccati ogni mattina. I controlli, però, sono stati intensificati», assicura l’assessore. «Abbiamo parlato diverse volte con la comunità peruviana e insieme a loro ci siamo domandati se considerando che tante persone usufruiscono il parco, meglio regolamentarlo», replica Fissolo.

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