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Il caso

Rifiuti in Barriera. Il presidente: “Il quartiere ha bisogno di misure ad hoc”

Problemi di gestione rifiuti e sicurezza a Barriera di Milano: la raccolta differenziata con ecoisole non basta. Lomanto: "Per Barriera più passaggi, ma occorre volontà politica"

Spazzatura in via Verrès 7

Ci sono anche giocattoli scoloriti, o avanzi di arredamento: tavoli e divani smembrati e abbandonati, ma anche lattine di birra lanciate distrattamente a terra dopo essere state bevute, ad intervallarsi ai cumuli di spazzatura poggiati di fianco alle isole ecologiche di via Verrès e via Paisiello, in Barriera di Milano. Qui i cassonetti sono spesso stracolmi, tanto che alcuni sacchi di rifiuti restano incastrati e i residui di cibo, con queste temperature, spesso fermentano e iniziano ad emettere cattivo odore. Dopo l’omicio di due mesi fa e gli episodi di spaccio e violenza quasi giornalieri che avevano fatto salire sul quartiere l’ombra della militarizzazione, questo in confronto non sembra neanche un grosso problema.
«Abbiamo già le piazze di spaccio, l’indecenza delle persone sta arrivando al limite», lamenta sconfortato Antonio, un residente.

La differenziata con ecoisole in Barriera, partita da fine 2022, aveva da subito generato problemi nel quartiere. Nonostante le bocche dei cassonetti della zona fossero state rese più capienti rispetto a quelle di altri quartieri per gestire meglio i volumi in entrata, a tre anni quasi dal loro posizionamento, la situazione sembra non essere cambiata di tanto.

La replica
«Sono segnalazioni giornaliere - spiega il presidente della Circoscrizione 6 Valerio Lomanto - e Amiat sui casi puntuali interviene sempre. Con loro abbiamo un dialogo costante, ma non si può trattare la Sei, e i particolare Barriera, come le altre realtà territoriali», sostiene.
Secondo Lomanto, per far funzionare la differenziata in Barriera servirebbero misure ad hoc: «C'è bisogno di più passaggi e più personale, ma bisogna mettere a sistema la volontà politica di trovare la soluzione giusta per Barriera», dice.

Il “decalogo” FI
Sul punto anche il vicecapogruppo FI Domenico Garcea: «Serve una stretta contro l’abbandono dei rifiuti. È ora che il sindaco intervenga in modo concreto e risolutivo». L’azzurro, alle ennesime segnalazioni, reclama una proposta articolata anti abbandono: «In Barriera la situazione è fuori controllo».
Sono sette le misure proposte da Garcea e “i suoi”, tra cui il potenziamento delle guardie ecologiche volontarie, la maggior presenza della Polizia, videosorveglianza e multe «non solo annunciate», e la mappatura dei “punti rossi” del quartiere.

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