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Director Chef

La pasta che fa bene al cuore (e vi dico perché): tagliolini di borragine con pomodori secchi e olive

Un piatto semplice ed economico che unisce le tradizioni gastronomiche di Liguria e Piemonte

tagliolini di boraggine

Mangiare bene fa... bene. Eh sì, è il segreto della semplicità di certe ricette ma soprattutto della qualità degli ingredienti KM0 e, vi aggiungo una cosa, anche del cucinare per il piacere di farlo, per amore dei propri famigliari. Una attività piacevole sprigiona le benefiche endorfine che aiutano il nostro organismo.

E in più in cucina si trova sempre la ricetta giusta. Che ne dite, per esempio di un piatto di pasta facile, gustoso, economico e anche salutare? Oggi andiamo alla scoperta del gusto della borragine, con un primo piatto che unisce la tradizione ligure a quella langarola e con un tocco di creatività. Vediamola insieme.

La borragine, pianta selvatica e spontanea molto diffusa fra Liguria e Piemonte, è un ingrediente fondamentale della cucina povera (nel senso di economica) e gustosa, tipica della tradizione campagnola. Il gusto forte della borragine lega benissimo con i grani duri delle paste ma quello che è sorprendente è la sua ricca varietà di proprietà salutari.

Ricca di acido gamma-linolenico, ossia GLA, ha notevoli capacità benefiche per il sistema cardiocircolatorio, aiutando a mantenere sotto controllo la pressione sanguigna e il colesterolo. La borragine è nota anche per le sue capacità depurative. Ma, soprattutto, è molto gustosa. 

Per il nostro piatto, oggi, la proviamo sotto forma di tagliolini di grano duro e borragine, con un condimento a base di olio, pomodori secchi e olive (meglio ancora se taggiasche)

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Ingredienti (per 2 persone)

- Tagliolini di grano duro e borragine 250 g

- Pomodorini secchi  80 g

- Olive nere denocciolate 40 g

- Olio d'oliva q.b.

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Mentre mettiamo a bollire l'acqua, con l'accortezza di aggiungere sempre un filo di olio d'oliva come sa chi segue la mia rubrica, prepariamo il condimento. A cominciare dai pomodori secchi che triteremo nel frullatore con una semplice aggiunta di olio d'oliva.

Frulliamo fino a raggiungere quasi un "pestato" ma senza esagerare: per valorizzare al massimo questa pasta, per sua natura ruvida, è meglio un condimento più "grossolano".

Poi prepariamo le nostre olive snocciolate: con la mandolina, le affettiamo sul tagliere, anche qui avendo cura di sminuzzarle ma conservandone pezzi abbastanza corposi.

Appena l'acqua è arrivata a bollore, gettiamo i nostri tagliolini e ci dedichiamo al condimento. Mettiamo i pomodori secchi tritati in un wok e li rosoliamo a bassa temperatura. Poi aggiungiamo le olive.

Nei tre minuti necessari alla cottura della pasta, mescoliamo il nostro condimento con un cucchiaio di legno e - fondamentale - aggiungiamo un cucchiaio o due di acqua di cottura. Sempre a fuoco basso: è il calore dell'acqua che, oltre alla presenza degli amidi che favoriscono l'amalgama e la cremosità del condimento, ci porta al giusto grado di cottura.

Scoliamo i tagliolini e facciamoli saltare, a fiamma vivace (o a medio/alta potenza se avete il piano a induzione), assieme al condimento nel nostro wok. Aggiungiamo due o tre pomodorini secchi interi, a crudo, come guarnizione ma soprattutto come aggiunta di sapore.

A questo punto, siamo pronti per impiattare e gustare. Volendo, si può aggiungere a piacere un pizzico di pepe, mentre non vi consiglio parmigiano o grana: il piatto è già gustoso così! Abbinatelo a un bicchiere di vino bianco, magari delle Cinque Terre, o di Arneis piemontese. E buon appetito.

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