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Il caso
15 Luglio 2025 - 17:50
La vicepresidente della Regione Piemonte Elena Chiorino e Monica Canalis, vicepresidente della Commissione Lavoro in Consiglio regionale
I dazi statunitensi all'orizzonte potrebbero colpire duramente l'export piemontese e l'occupazione locale. Ma sembra non esserci tregua neanche in casa, con l'esplosione di un caso interno che riguarda direttamente i servizi per il lavoro: dal 14 luglio, l’Agenzia Piemonte Lavoro (Apl) – che gestisce i centri per l'impiego e le politiche attive – è rimasta senza direttore generale, figura chiave per la gestione amministrativa e operativa dell’ente.
A sollevare l’allarme è Monica Canalis, vicepresidente della Commissione Lavoro in Consiglio regionale, che parla apertamente di una situazione di grave incertezza per 920 dipendenti e decine di servizi essenziali: “Di tutto avremmo bisogno, tranne che di una paralisi dei centri per l’impiego e degli altri servizi per il lavoro. E invece la Giunta Cirio, e in particolare l’assessora Chiorino, non hanno predisposto per tempo l’avvicendamento alla guida di Apl, lasciando l’ente privo di direzione e con tutte le attività bloccate dalla giornata odierna”.
Secondo Canalis, la mancanza di un direttore – che è anche datore di lavoro per l’ente – mette a rischio la sicurezza e la regolarità di molte procedure: “Chi firma le convenzioni per i tirocini, chi approva le variazioni di bilancio, chi risponde in caso di infortuni? È un vuoto gestionale preoccupante, che espone l’ente e i lavoratori a gravi rischi”. Non solo: la consigliera denuncia anche la mancata approvazione del Piano delle Attività 2024 e lo stallo sul documento programmatico per il 2025, che ancora non è arrivato in Consiglio.
A stretto giro arriva la replica dalla vicepresidente della Regione Piemonte Elena Chiorino, che respinge le accuse e rivendica un processo di riorganizzazione avviato da tempo, reso necessario dalla crescita esponenziale dell’ente: “Apl è passata da meno di 100 dipendenti a 900 in meno di un quinquennio. Qualunque azienda, in un caso del genere, richiederebbe una ristrutturazione organizzativa. È quello che stiamo facendo, come previsto dalla legge 32 del 2023”. Chiorino sottolinea che non ci sarà alcuna interruzione dei servizi, assicurando che la nomina dei nuovi vertici è imminente: “Non si ferma nulla. Anzi, tra un anno venitemi a chiedere quanto avremo corso. La riorganizzazione non è un’emergenza ma un progetto annunciato. Non siamo ancora certi sull’inquadramento giuridico definitivo, ma ve lo daremo a breve. È una transizione delicata, e serve il tempo per strutturare una governance solida e funzionale”. Anche su questo punto, Chiorino rivendica i risultati raggiunti e invita a guardare ai numeri: “Abbiamo assunto professionalità adeguate e le vogliamo valorizzare. Chi lavora in Apl ha scelto di mettere le proprie competenze al servizio dei cittadini, ed è nostro dovere metterli nelle migliori condizioni per farlo”.
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