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Il caso

Ritorno alle origini per l'ex Embraco: dalla Fiat ad hub per ricambi d'auto

Rinascita industriale a Riva: l'ex Embraco si trasforma in un moderno hub logistico, simbolo di una nuova progettazione pubblica

embraco gentiloni

Una recente manifestazione dei lavoratori ex Embraco

Magazzini e uffici. Un “hub logistico”, come lo si sente più spesso definire, nascerà nell’area ex Embraco, a Riva, presso Chieri. Grazie alla recente vendita della Regione di un lotto, tramite una delle sue società, Sit, per 1,35 milioni di euro. E’ solo una parte dell’area, nata negli anni ‘70 come produttrice di motori di refrigerazione, che si estendeva per 40mila metri quadrati, ma pur sempre un segnale positivo nella direzione della riconversione industriale. La porzione acquistata comprenderà circa 18mila metri quadrati, tra i magazzini per stoccare e movimentare i pezzi di ricambio (12mila mq), gli uffici (circa 3mila), la parte restante ancora da ristrutturare.

Un ritorno alle origini, in un certo senso, dopo la tormentata storia dell’area, nata come Aspera, una delle tante appendici dell’ex gruppo Fiat, e che poi - circa 10 anni dopo - viene acquisita dalla produttrice di elettrodomestici Whirlpool, salvo poi “morire” quando l’azienda delocalizza la produzione e lascia a casa più di 400 operai. Da allora - il 2018 - lo spiraglio “green”, con l’acquisto da parte di Ventures, società che voleva farne il luogo di produzione di robot per la pulizia di pannelli fotovoltaici e “salvare”, almeno nelle intenzioni, anche i 400 dipendenti. Ma poi aveva fatto seguito il fallimento e con essa l’accusa di bancarotta fraudolenta. Una vicenda che si è chiusa con il patteggiamento, ma che ha lasciato un forte amaro in bocca a Chieri, che vive quell’area ancora come una profonda ferita.

L’annuncio di un nuovo impiego dello spazio, così, fa particolarmente ben sperare. Anche perché si inserisce nel solco di un disegno di progettazione pubblico molto più ampio, dove le aree dismesse del territorio, potranno finire al servizio della logistica portuale.

Si tratta del progettoretroporto” di Genova, per cui nel Chierese erano state individuate le aree abbandonate asservibili a questo scopo. Tra chi aveva risposto, proprio Riva, proponendo l’ex Embraco.

Resta ancora fuori, per il momento, un secondo lotto rilevato dalla Regione, ancora da collocare.

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