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RIVA PRESSO CHIERI

Il capannone dell'Embraco in vendita su un sito Internet. La triste fine della grande azienda

Per comprare lo stabilimento, dove il tempo pare essersi fermato al giorno del fallimento, servono 3,5 milioni di euro

Il capannone dell'Embraco in vendita su un sito Internet. La triste fine della grande azienda

Il capannone dell'Embraco in vendita su un sito Internet. La triste fine della grande azienda

Su una lavagna ci sono ancora scritte e disegni dell'ultima riunione. In mensa, i banchi frigo e i tavoli attendono operai che da anni sono a casa, costretti a inventarsi il modo per mettere in tavola quel pranzo che in fabbrica era garantito. Le vetrate degli uffici sono miracolosamente scampate ai vandali che di solito prendono di mira i grandi stabilimenti industriali abbandonati. Proprio quello che è capitato al capannone della Embraco, svuotato prima dei lavoratori e poi di macchinari e arredi dopo la triste fine della grande azienda di Riva presso Chieri. Un destino che però adesso potrebbe cambiare, perché l'ex stabilimento è stato messo in vendita.

Servono 3,5 milioni di euro per portarsi a casa non solo un'area industriale di 30mila metri quadri ma anche un pezzo della storia recente della lotta sindacale italiana, finita purtroppo male. L’annuncio di vendita è stato pubblicato da Investitalia sul noto sito specializzato Immobiliare.it. «Il complesso è stato edificato a partire dal 1970 - spiegano i venditori, ripercorrendo la storia del capannone - ed è stato ampliato nel corso degli anni, sino al 1996. Il capannone principale ha una superficie di circa 16.000 mq. Sul lato nord-est, tra il 1985 e il 1989, è stata aggiunta una porzione di fabbricato in cemento armato precompresso di circa 3.800 mq. Nel 1995, sempre sul lato nord-est, è stato costruito un ulteriore fabbricato di circa 8.000 mq, destinato a lavorazione, uffici, mensa e cabina elettrica secondaria. Sono inoltre presenti edifici minori: un fabbricato in acciaio di circa 500 mq, costruito nel 1999, e un altro di circa 700 mq, edificato nel 1996. In totale, la superficie coperta consiste in 29.000 mq insistente su un’area complessiva di mq 85.000».

Non si fa cenno, ovviamente, alla storia dell'azienda che ha occupato quegli spazi. Ai 2.400 operai che lavoravano alla Embraco negli anni '90, man mano diminuiti di numero, decimati dalle crisi che si sono inseguite nel corso degli anni, fino al fallimento della Ventures, la società italo-israelo-cinese che a fine 2018 aveva rilevato la Embraco, illudendo i lavoratori ancora in azienda con la promessa di produrre bici elettriche, robot pulitori di pannelli fotovoltaici e distributori automatici. Un bel sogno svanito all'alba, quando riaprendo gli occhi ci si è resi conto che con i soldi destinati al rilancio, le uniche macchine che erano state comprate erano quelle dei manager. 
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