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Gronda Est, Legambiente boccia il progetto della nuova strada

Secondo gli ambientalisti «l’opera non è giustificata dai flussi di traffico»

In collina, un comitato da anni si oppone a tangenziale est e a gronda est

In collina, un comitato da anni si oppone a tangenziale est e a gronda est

Il progetto della cosiddetta Gronda Est, la strada a scorrimento veloce che dovrebbe “sostituire” la mai realizzata tangenziale est, non convince Legambiente.

Rilanciata nei mesi estivi, l’idea non piace agli ambientalisti: «Stiamo andando in una direzione contraria a quelli che sono i bisogni del nostro territorio - dichiara Alice De Marco, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta - investendo ulteriormente sul trasporto su gomma e sulla mobilità automobilistica privata. Siamo di fronte ad un progetto che nasce vecchio e che non contribuirà in nessun modo al processo di decarbonizzazione necessario ed urgente in questo periodo di emergenza climatica ed ecologica. Non solo, il progetto insiste su un’area, quella della collina di Torino, che sarebbe fortemente impattata da un susseguirsi di viadotti e gallerie; un contesto il cui l’equilibrio idro-geologico (in alcune realtà della collina di Torino già estremamente precario) sarebbe messo a forte rischio».

Fra le amministrazioni coinvolte convivono posizioni opposte, spesso determinate da bisogni particolari che esulano da un’analisi di contesto più generale. «Nel corso degli anni si sono susseguiti studi che hanno sempre concordato su come non esistano flussi di traffico sufficienti a giustificare l’opera. Non si capisce cosa possa essere cambiato nel giro di pochi anni».

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