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Croce Rossa Piemonte: un esercito di pace

Tra ambulanze, aiuti e inclusione sociale, il primo report CRI racconta un anno di impegno quotidiano sul territorio

Croce Rossa Piemonte: un esercito di pace

Ieri 16 luglio, al 41° piano del Grattacielo Piemonte, è stato presentato il primo Report annuale 2024 della croce Rossa Italiana - Comitato Regionale Piemonte. Il documento restituisce, per la prima volta in modo integrato, la fotografia di una realtà capillare che attraversa tutta la regione.

Con 94 comitati territoriali, 22.791 volontari attivi (di cui 5.898 giovani), 778 dipendenti, oltre 3 milioni di ore di volontariato e una flotta di 2.023 mezzi, la Croce Rossa piemontese si conferma una colonna portante del sistema sanitario e sociale. Un “esercito del bene”, come lo ha definito il presidente della Regione Alberto Cirio: “Parlare di 94 comitati, 750 operatori e oltre 22.000 volontari significa parlare di un vero e proprio esercito. Ma la Croce Rossa è un esercito speciale: del bene, della pace e dell’aiuto. Siamo profondamente grati per la professionalità e l’umanità con cui ogni giorno accolgono le persone, mettendone al centro dignità e bisogni.”

Il report evidenzia anche il valore economico del volontariato,stimato in circa 45 milioni di euro e un consolidato finanziario da oltre 62 milioni, di cui il 96% destinato ad attività di interesse generale. Numeri che crescono di anno in anno e che raccontano una realtà sempre più strutturata, soprattutto dopo la pandemia.
“Un lavoro riconosciuto da tutti – ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi – senza il quale la sanità non potrebbe erogare i suoi servizi. Ma la CRI è anche inclusione sociale: più di 18mila interventi a favore di oltre 6.800 nuclei familiari e 16.664 persone. Un esempio concreto ed efficace di sussidiarietà.”

Il report, però, è prima di tutto un racconto umano: lo sottolinea il presidente regionale della CRI, Vittorio Ferrero: “Dietro ogni numero ci sono notti in ambulanza, corsi di primo soccorso, sorrisi ritrovati dopo un’emergenza. Il vero valore si misura negli abbracci e negli sguardi che fanno la differenza. Questo documento è un tributo a chi ogni giorno sceglie di esserci, silenziosamente.”

Alla presentazione hanno partecipato autorità civili e militari, i vertici della sanità piemontese, rappresentanti del Terzo settore e una delegazione dei comitati territoriali. L’evento si è chiuso con un applauso collettivo, simbolico, dedicato a tutte le persone che ogni giorno scelgono di essere parte attiva di questa grande macchina della solidarietà.

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