l'editoriale
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La parola ai lettori
19 Luglio 2025 - 09:30
Buongiorno direttore, le chiedo nuovamente uno spazio per raccontare un episodio che mi è capitato Sono stata ospite in un ospedale pubblico per un intervento durato parecchie ore, e con una lunga sosta in rianimazione, al risveglio sulla parete vedo un orologio: erano le 6 del mattino. Pensavo: sono sveglia mi sento bene ora vengono a prendermi e torno nella mia camera. Intanto le lancette girano… le 7 le 8 le 9… ogni tanto passava un camice e io chiedevo «ma quando torno in camera» e questi sembravano imbarazzati, davano tutti la stessa risposta: il reparto è stato avvisato. Alternando risvegli a sonnellini, tenendo sempre gli occhi sull'orologio vedo che mezzogiorno era passato da un bel po’, finalmente sento fare il mio nome e due simpatiche ragazze mi riportano in camera: erano quasi le 14. Anche se ancora un po’ intontita cerco di darmi una spiegazione, il giorno prima si contendevano il posto in rianimazione e poi mi lasciano lì tutte quelle ore? La prima cosa strana la noto aprendo il cassetto del mio comodino, stupore, era completamente vuoto. Chiamo l’infermiera e chiedo perché è vuoto e tutta la mia roba sparita… Poi apro il mio l’armadietto e tutto mi piomba addosso. Dopo una piccola indagine e due parole con le mie compagne di stanza ho scoperto che avevano messo una persona nella mia postazione, ecco il perché del comodino vuoto e sanificato. Purtroppo sono spesso in ospedale ma “l’occupazione del posto letto” non mi era mai capitata! Sempre grazie ai vostri servizi, oggi ho scoperto una delle tante incongruenze del nostro sistema sanitario e di sicurezza, i poliziotti non sono obbligati a intervenire nei reparti psichiatrici in ospedale, anche se un paziente dà di matto, aggredisce medici e infermieri non sono obbligati ad intervenire in reparto… Allora in caso di aggressione chi deve intervenire?
M.P.
Scriviamo spesso degli ospedali in “overbooking”, ma l’occupazione temporanea dei posti letto è davvero inedita. Il prossimo passo sarà il ricovero a turni? Quanto al resto, se abbiamo bisogno della polizia (oltre ai Nas) in ospedale, siamo messi davvero male.
A.Mon.
Edilizia
Sistema Milano? È ovunque
Egregio direttore Monticone, a cronaca dei fatti di Milano non mi ha scandalizzato. Ho avuto a che fare con il Comune di Milano e nei rapporti con i funzionari ho notato una palese presunzione nel gestire le cose pubbliche e gli appalti. Una vera democrazia ha come faro che guida l’azione di governo, trasparenza e merito. Due atteggiamenti , cavalli di battaglia dell’attuale destra, ma lasciati in stalla, con la biada davanti. I casi di cui mi sono occupato hanno evidenziato una superficialità nel rappresentare gli oggetti da realizzare. Mi sono occupato di opere al cimitero maggiore in Viale Certosa dov’è l’impresa affidataria vincendo l’appalto ha scombussolato le uova nel paniere ed ha subito azioni coercitive nel non proseguire i lavori, con il risultato che tutto è finito in mano della magistratura, anno 2005. Poi non parliamo delle arterie viarie di grande collegamento, tra Pero e Monza, che attraversa il tessuto urbano di molti comuni. Nelle carte figurano solo gli assi viari e le infrastrutture laterali, delle case esistenti dei paesi attraversati neanche l’ombra, quindi i confronti con la abitazioni lasciano sconcertati. L’arteria viaria tocca le case esistenti a meno di 10 metri, quando il rispetto stradale è almeno 30. Ti trovi l’autostrada davanti alle finestre e puoi distinguere gli autisti. Tipo sopraelevata di Moncalieri, dove se esci fuori strada ti trovi in camera da letto. Ciò che si è scoperto è come il vaso di Pandora, un modo operandi da tempo.
Il Testo unico sull’edilizia n. 380 del 2001 e sue modifiche da sempre è disatteso. Gli uffici tecnici dei Comuni non accertano più le violazioni edilizie, si basano sulle dichiarazioni asseverate dei liberi professionisti. Siccome questi non sono notai capita che gli scrupoli e la deontologia siano stati messi nel cestino. Dico questo perché mancando trasparenza e merito, la scelta del professionista è sempre clientelare secondo codice Cencelli. Mai attraverso affidamento concorsuale con bando di selezione pubblica o tramite concorso di idee.
Il sistema Milano è molto generalizzato in tutta Italia, per mancanza di controlli da parte di chi è preposto, per il quale percepisce uno stipendio. Se ometti di fare il tuo dovere lo rubi. Il mal costume si percepisce dall’aria che respiri. Anche se Sala si dimettesse non cambierebbe nulla, se non modifichiamo il DNA del fare i furbi.
Cosimo Golia
Sanità
Notizie folli dagli Stati Uniti
A New York, un uomo con una catenina metallica al collo è stato risucchiato da una macchina per la risonanza magnetica. È in condizioni critiche in ospedale. Sarà la solita bufala che ci vogliono spacciare, o la Sanità USA è peggiore della nostra?
Carlo Chievolti
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