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allarme spaccate

Banda del sampietrino terrore dei negozianti: un colpo ogni due giorni

Dieci i casi in venti giorni tra vetri rotti e danni ingenti. Tra le vittime ristoranti, bar, gelaterie e abbigliamento

La spaccata da “Il giandujotto”

La spaccata da “Il giandujotto”

Dieci spaccate in venti giorni. Calcoli presto fatti: una ogni 48 ore. Sempre nel cuore della città, tra piazze auliche, monumenti e i “salotti buoni”. L’ultima, oggi. «Alle 5 e mezzo del mattino mi squilla il telefono. Ci avevano sfondato la vetrina», racconta Daniel, amministratore delegato de “Il giandujotto”, negozio di cioccolato sotto i portici di piazza Castello, accanto alla Galleria Subalpina. Sabrina, sua compagna, aggiunge: «Hanno sfondato con i calci e i pugni, poi hanno utilizzato delle pietre. I “sampietrini”, quelli dei pavimenti del centro». Il conto è salato: un danno quantificabile in almeno tre zeri. Migliaia di euro per la vetrina, «e trecento euro di fondo cassa». Sabrina indica il negozio accanto, sempre sotto i portici, che vende merchandising sportivo: «Anche quello è nostro e anche lì, un’altra spaccata». Daniel non nasconde la frustrazione: vorrebbe più controlli. «Le telecamere ci sono» ma evidentemente non bastano. «Al mattino presto a quell’ora non c’è nessuno qui intorno. Non ci sono presidi e pattuglie. E le spaccate in centro, non possono diventare la regola», ammonisce Sabrina.

Già all’alba, sotto i portici, sono intervenuti gli agenti del commissariato di zona, che hanno acquisito le immagini dell’impianto di videosorveglianza. Da quelle immagini partiranno le indagini per individuare il ladro, che subito dopo il furto si è dileguato. E ai gestori si aggiunge la beffa: complici le vacanze estive, ha spiegato loro il vetraio, la riparazione del cristallo non sarà possibile prima di settembre. Non è certo un episodio isolato. Il 4 luglio, a pochi metri da loro, la vetrina di Baratti e Milano era già stata sfondata. Tre giorni fa, in via Milano, un 18enne di origine marocchina - poi fermato dalle forze dell’ordine - aveva sfondato il vetro del ristorante Sa Corte Noa, a pochi passi da Palazzo Civico, utilizzando addirittura un tombino.

La lista degli obiettivi non si ferma lì: nei giorni precedenti, vittime delle spaccate sono state anche un negozio di videogiochi in via Alfieri e un laboratorio di magliette, T-shirtmad, in via Po. Nella stessa via, i ladri hanno portato via 2mila euro da Scali. E altri 200 euro sono stati sottratti alla libreria Luxemburg, sempre a pochi metri da piazza Castello. Lo scorso fine settimana, i malviventi hanno colpito ancora: doppio raid in via Garibaldi, con vetri sfondati da Fanny e da Gino Stock. Una settimana prima era stata nel mirino Nivà, la gelateria a più vetrine di piazza Vittorio.

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