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Da Torino a Madrid: Elena Fontanella è la nuova direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura

Archeologa, curatrice e protagonista della diplomazia culturale italiana, guiderà il Palacio de Abrantes puntando su innovazione, territorio e dialogo tra Italia e Spagna

Da Torino a Madrid: Elena Fontanella è la nuova direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura

Elena Fontanella con il direttore del Prado Miguel Falomir Faus

Cambio ai vertici dell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid: è Elena Fontanella, archeologa, saggista e curatrice di progetti culturali di respiro internazionale, la nuova direttrice della prestigiosa istituzione situata nel Palacio de Abrantes, edificio storico nel cuore della capitale spagnola.

Torinese di nascita e milanese d’adozione, Elena Fontanella porta a Madrid un bagaglio culturale e professionale costruito in oltre trent’anni di attività. Il suo percorso prende avvio dall’archeologia (disciplina che l’ha condotta a collaborare fin da subito con il Ministero della Cultura) e si è poi consolidato nella progettazione di grandi eventi culturali, come il Congresso Internazionale di Egittologia a Torino e le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia.
Convinta sostenitrice del connubio tra cultura, impresa e innovazione, Fontanella ha curato oltre quaranta mostre in Italia e ha ricoperto ruoli di responsabilità anche all’interno delle istituzioni, come consigliere culturale del Governo Draghi e in seguito alla Camera dei Deputati. La sua nomina a Madrid riflette una strategia orientata a potenziare la diplomazia culturale tra Italia e Spagna.

Per la direttrice, la capitale spagnola rappresenta un luogo vivo e ricco di stimoli, ma anche una sfida, considerando l’ampia offerta culturale che la città già propone. La strategia dell’Istituto punterà su eventi ricorrenti e trasversali, che spaziano dalla moda al design, dal cinema alla letteratura, dalla musica allo sport. Non mancheranno appuntamenti legati alla promozione delle Regioni italiane, con il progetto “Un capolavoro di Regione”, né iniziative che valorizzino l’identità italiana nel mondo.

Uno dei cardini della sua visione è il rilancio del Palacio de Abrantes come spazio aperto e multifunzionale. La biblioteca tornerà a essere un punto di riferimento per lettori, studenti e professionisti, trasformandosi in parte anche in coworking e incubatore per start-up.
Fontanella intende affrontare anche il tema delle risorse finanziarie con un approccio innovativo: la creazione di un board culturale composto da grandi aziende, un gruppo di sponsor italiani attivi in Spagna, e un Club de Palacio Italia, formato da professionisti italiani e spagnoli impegnati in attività culturali e sociali.

Nel suo piano, un ruolo di primo piano sarà riservato all’insegnamento della lingua italiana: rinnovamento delle aule, corsi tematici per settori specifici (moda, musica, arte), una masterclass di giornalismo accreditata dall’Ordine dei Giornalisti, lezioni teatrali con la Commedia dell’Arte, e persino una app didattica sviluppata con l’Università di Bergamo. Particolare attenzione sarà data alla rete di relazioni con le istituzioni locali e le comunità italiane presenti in città. In questo senso, Fontanella ha già avviato contatti con il Co.mi.tes e con associazioni regionali di connazionali per costruire progetti condivisi. In ambito accademico, sono già in corso collaborazioni con le Università di Oviedo e di Toledo, in sinergia con l’Università Cattolica di Milano, su studi legati ai rapporti tra Visigoti e Longobardi.

Non manca il dialogo con le grandi istituzioni culturali spagnole: un primo incontro con il direttore del Museo del Prado, Miguel Falomir, ha già aperto la strada a una possibile collaborazione con la Pinacoteca di Brera di Milano.

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