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IL PROGETTO

Mezzi pubblici gratis agli universitari: ecco come funziona

Il via a PieMove, anche per i fuorisede. Torino e Piemonte i primi in Italia

Mezzi pubblici gratis agli universitari: ecco come funziona

In Piemonte gli universitari under 26 potranno viaggiare gratis. Sì, anche i fuorisede.
Con lo slogan «Studiare è un diritto, muoversi anche», il progetto PieMove è stato ufficialmente lanciato ieri, rendendo il Piemonte la prima regione in Italia ad avviare una misura del genere.
Circa 107mila ragazzi, iscritti a uno degli Atenei piemontesi, potranno viaggiare a bordo i tutti i mezzi pubblici – treno, bus, tram e metropolitana – all’interno delle città capoluogo che aderiscono all’iniziativa (Torino, Vercelli, Biella, Novara, Cuneo e Asti). PieMove resterà attiva nel triennio accademico 2025/2028, con un abbonamento rinnovabile annualmente.
«Agevola gli studenti, ma migliora la qualità dell’aria ed evitare il blocco euro 5», spiega il presidente della Regione Alberto Cirio. 


A chi è rivolto

Prima di tutto, per poter accedere al servizio PieMove, bisogna essere iscritto a un ateneo piemontese (Università degli Studi di Torino, Politecnico, Università Piemonte Orientale). Questo spalanca le porte anche ai fuorisede e non solo ai residenti, cioè «sia per chi sceglie di venire in Piemonte a studiare, sia chi decide di restarci», spiega il presidente della Regione.
Bisogna essere under 26: «Questo limite di età è stato stabilito pensando ai tempi congrui con i percorsi universitari. Solitamente chi è in ritardo con i tempi è lavoratore, e dunque si presume possa pagare il biglietto».
C’è poi un ISEE massimo: 85mila euro. «Crediamo nel sistema proporzionale, ma abbiamo scelto la fascia più alta proprio con una logica di maggiore inclusione».

Come funziona

Saranno le stesse università a contattare gli studenti con la modalità della richiesta, che sarà fatta direttamente online. L’abbonamento, valido 12 mesi, verrà caricato direttamente sulla tessera universitaria, o sulla carta Bip. Il rinnovo è automatico a patto che «si siano effettuate almeno 60 corse nell’anno». 

Nelle prossime settimane, gli studenti riceveranno dal loro Ateneo una e-mail con la possibilità di aderire e autorizzare il trattamento dei dati. A quel punto bisognerà registrarsi sulla piattaforma presente su bip.piemonte.it, attiva dal 18 agosto.


Le risorse

Piemove è finanziata da Regione Piemonte con 37 milioni tra risorse del Ministero dell’Ambiente (22,8 milioni), Politecnico e Università di Torino (1,2 e 1,5 milioni), Università del Piemonte Orientale, Compagnia di San Paolo e Fondazione Crt (4,5 milioni ciascuna).

Il presidente di Compagnia di San Paolo, Marco Gilli: «Un’ iniziativa allineata ai valori della Fondazione, tra sostenibilità e resilienza dei territori». «Accompagnare la crescita dei territori, sostenere le persone, generare opportunità: una missione che le Fondazioni di origine bancaria portano nel loro Dna», sottolinea la presidente di Fondazione Crt Anna Maria Poggi.
«È una misura innovativa e sperimentale - ha commentato il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo - Il mio auspicio è che possa diventare permanente e stabile».

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