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Chiuso il sentiero per il rifugio Zamboni-Zappa: turismo in calo a Macugnaga

Il sequestro, legato a un’inchiesta giudiziaria, dimezza gli incassi della seggiovia Pecetto-Burky-Belvedere

Chiuso il sentiero per il rifugio Zamboni-Zappa: turismo in calo a Macugnaga

Un colpo durissimo per la stagione turistica ai piedi del Monte Rosa. Venerdì scorso la guardia di finanza di Verbania ha posto sotto sequestro il sentiero escursionistico che conduce al rifugio Zamboni-Zappa, alla base della parete est della montagna. Il provvedimento rientra in un’indagine che ha portato agli arresti domiciliari il sindaco, ora sospeso, Alessandro Bonacci, accusato di depistaggio e frode processuale.

La chiusura del percorso ha avuto un effetto immediato sugli impianti di risalita: la seggiovia Pecetto-Burky-Belvedere, che porta al punto di partenza del sentiero, ha visto crollare le vendite. «Sabato abbiamo staccato 384 biglietti, contro una media di 800 per un sabato di agosto. A mezzogiorno di oggi eravamo già fermi a 300», spiega Filippo Besozzi, direttore di Macugnaga Trasporti Servizi, società che gestisce gli impianti.

Il calo, superiore al 50% rispetto alle previsioni, è accompagnato da proteste e delusione da parte dei turisti, che scoprono la chiusura solo sul posto. La società ha predisposto personale per informare i visitatori di un itinerario alternativo, ma il percorso sostitutivo richiede due ore e mezza di cammino e un dislivello di 500 metri, contro l’ora quasi in piano del tracciato sotto sequestro.

Gli impianti restano aperti, ma l’auspicio è di una rapida soluzione che consenta la riapertura del sentiero e il recupero della stagione estiva.

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