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sanità
15 Agosto 2025 - 14:00
Alla Città della Salute e della Scienza di Torino è da poco operativo il nuovo hub oncologico per farmaci personalizzati, un'infrastruttura d’avanguardia che rappresenta oggi il più grande centro in Italia per volumi di attività nel settore della galenica clinica. Un progetto che punta a rivoluzionare la farmaceutica ospedaliera, fondandosi su un principio semplice ma potentissimo: terapie su misura per ogni singolo paziente.
L’intervento è stato cofinanziato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo con un contributo di oltre 1 milione di euro (su un totale di 1,95 milioni): risorse che hanno permesso la realizzazione di una struttura all’avanguardia, interamente dedicata alla preparazione personalizzata di farmaci onco-ematologici, ma non solo. Il nuovo polo si estende su una superficie di 800 metri quadri, all’interno dei quali trovano spazio sei laboratori, cappe di preparazione e magazzini a temperatura controllata per garantire la conservazione ottimale dei farmaci, sia clinici che sperimentali. Ogni giorno vengono realizzati circa 300 preparati personalizzati. «Vengono inoltre gestite circa 150 sperimentazioni cliniche profit e no profit riguardanti farmaci onco-ematologici non ancora approvati per la commercializzazione e che richiedono una sperimentazione clinica per valutarne efficacia e sicurezza», ha dichiarato Thomas Schael, commissario aziendale della Città della Salute.
La nuova struttura si inserisce pienamente nell’ambito della galenica clinica, ovvero la preparazione di formulazioni farmaceutiche non disponibili sul mercato, per pazienti con esigenze terapeutiche specifiche, impossibili da soddisfare con i prodotti industriali. Si tratta di una risposta concreta a casi complessi, come quelli pediatrici, oncologici o legati a malattie rare. Oltre alle competenze professionali del personale specializzato, l’hub oncologico è dotato di tecnologie informatizzate all’avanguardia, in grado di garantire la massima sicurezza nelle fasi di allestimento. Questo approccio consente di ridurre al minimo gli errori, migliorare la qualità del prodotto, limitare la contaminazione e ottimizzare l’uso di farmaci ad alto costo. Una particolare attenzione è dedicata alla tutela degli operatori sanitari, grazie a sistemi che ridimensionano l’esposizione professionale e ambientale a sostanze tossiche. Tra le tecnologie impiegate spicca il robot “Apoteca”, già in uso presso l’IRCCS di Candiolo e l’Ospedale Mauriziano, che automatizza il 30% delle preparazioni.
I laboratori saranno suddivisi per specifiche competenze: galenica non sterile, per preparazioni ad uso esterno (pomate) o interno (capsule e sciroppi per farmaci orfani); galenica sterile, per la produzione di colliri e soluzioni disinfettanti da impiegare in sala operatoria; laboratorio di controllo qualità, per l’analisi dei farmaci prima della distribuzione; laboratorio per la produzione di sacche sterili, destinate alla nutrizione di pazienti pediatrici e neonatali.
I numeri confermano la portata dell’iniziativa: ogni anno vengono realizzate 15.000 preparazioni galeniche e 1.600 sacche per nutrizione. A questi si aggiungono le 150 sperimentazioni cliniche per farmaci onco-ematologici per via endovenosa e 180 studi clinici relativi a farmaci orali o somministrati sottocute.
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