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Immobiliare
15 Agosto 2025 - 14:50
La notizia che molti torinesi stavano aspettando è finalmente arrivata: nella nostra città è tornato più conveniente comprare casa piuttosto che affittarla. Dopo anni in cui i tassi di interesse alti avevano reso proibitivo l'acquisto, la situazione si è ribaltata, e oggi chi cerca una nuova sistemazione sotto la Mole dovrebbe seriamente considerare l'opzione mutuo.
A dirlo è l'ultima analisi di Immobiliare.it Insights, la società di analisi del gruppo del portale immobiliare più importante d'Italia, che ha messo a confronto le rate medie dei mutui con i canoni di locazione in 18 città italiane. E Torino si trova nel gruppo delle sei città dove conviene decisamente più acquistare che affittare.
DATI CHE PARLANO CHIARO
A Torino oggi comprare casa costa in media 736 euro al mese di rata del mutuo, mentre per affittare un appartamento servono quasi 800 euro mensili. La differenza non è enorme, ma è significativa abbastanza da far riflettere chiunque stia valutando una nuova sistemazione abitativa. Non è solo una questione di cifre. Il fatto che il mutuo costi meno dell'affitto significa che alla fine del periodo di rimborso ci si ritrova proprietari di un immobile, mentre con l'affitto si è pagato per anni senza costruire alcun patrimonio.
La situazione torinese riflette un trend che sta interessando diverse città italiane. Roma, ad esempio, mostra numeri simili: 1.385 euro di rata media contro 1.407 euro di affitto. Ancora più favorevole la situazione al Sud, dove a Catania la diferenza è drastica: 550 euro di mutuo contro oltre 720 di affitto. Anche Genova si trova in una situazione vantaggiosa per chi vuole comprare, con 620 euro di rata contro oltre 770 di canone.
Dall'altra parte, ci sono ancora città dove l'affitto mantiene il suo vantaggio. Milano resta il simbolo di questo divario: qui un mutuo costa quasi 1.900 euro al mese, mentre l'affitto si ferma poco sotto i 1.500. Anche Bologna, Napoli e Firenze confermano la convenienza dell'affitto, almeno per ora.
TUTTO MERITO DEI TASSI IN CALO
Quello che stiamo vedendo è il risultato diretto delle politiche della Banca Centrale Europea. Dalla seconda metà del 2024, il progressivo abbassamento dei tassi di interesse ha reso di nuovo accessibili i mutui, dopo un periodo in cui erano diventati quasi proibitivi per molte famiglie. L'effetto si è fatto sentire soprattutto nelle città del Nord. Milano ha registrato un calo del 9% nelle rate dei mutui nell'ultimo anno, Bologna del 7% e Genova anch'essa del 7%. Anche se nella città meneghina questo non basta ancora a rendere l'acquisto più conveniente dell'affitto, il trend è chiaramente in quella direzione.
Mentre i mutui diventano più accessibili, dall'altra parte gli affitti continuano a crescere, rendendo ancora più evidente il vantaggio dell'acquisto. Torino ha visto i canoni di locazione aumentare del 9% nell'ultimo anno, una crescita significativa che ha contribuito a ribaltare l'equilibrio tra le due opzioni. Non è un fenomeno solo torinese: Genova ha registrato aumenti del 12%, Padova del 10%, e la stessa Latina del 9%. Solo in poche città i canoni sono rimasti stabili o hanno subito aumenti minimi.
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