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Economia & Finanza

Attenzione! Sembra un bancomat, ma può costarti caro: ecco come difendersi

Il boom anche in Italia degli ATM privati per il prelievo di denaro. L'allarme di Bankitalia

Attenzione, questi non sono  "veri" bancomat (e possono costarti caro...)

Prelevare contanti può costare molto caro, anche fino al 20% della cifra richiesta. Ed è facile non rendersene conto. Succede con i "bancomat privati", sportelli automatici di prelievo contanti, con il semplice marchio ATM, che stanno sbucando ovunque in Italia, specialmente nelle stazioni e negli aeroporti, nei luoghi di forte passaggio turistico. Ecco perché possono essere una trappola e uno strumento per i criminali.

Chi viaggia è abituato a vederli all'estero: semplici totem con la scritta ATM, ossia Automated Teller Machine, il cassiere automatico. E non sono inseriti all'interno di una filiale bancaria. Da qualche anno stanno aumentando anche in Italia: sono installati da società private - spesso con sede all'estero - e non sono regolamentati dalle normative italiane. Dunque, le commissioni sul prelievo possono essere molto salate.

Sulla piattaforma TrustPilot c'è chi scrive "All'aeroporto di Torino 15% di commissioni", vale a dire 15 euro se prelevate 100 euro. Una gran brutta botta, che di solito arriva ai turisti stranieri. Ci sono per esempio in stazione a Milano, a Roma in Campo de' Fiori, a Siena, in quasi tutta Italia, spesso in quelle località turistiche dove non c'è una filiale bancaria (anzi, ci sono società che si offrono in convenzione con i Comuni, proprio per ovviare a questo disagio).

La Banca d'Italia però, ha messo in guardia da questi sistemi, che in alcuni casi funzionano anche per lo scambio di criptovalute come i Bitcoin. "Possono essere utilizzate per il riciclaggio di denaro" è una delle avvertenze. Gli accertamenti dell'Uif, vale a dire l'antiriciclaggio di Bankitalia, hanno riscontrato che il flusso di cassa di molti di questi apparecchi riconduceva a Paesi africani, come Ghana, Nuova Guinea, Nigeria.

Il fenomeno, avvertono anche le associazioni di consumatori, è diventato più preoccupante con l'avanzare della cosiddetta "desertificazione bancaria": alla fine del 2024, in Italia gli sportelli bancari erano scesi sotto quota 20.000. Per quanto riguarda i bancomat, il calo è stato del 4%, passando da 37.844 a 36.324. E se quei 1.520 in meno vi sembrano pochi, pensate che spesso di trattava dell'ultimo sportello di alcuni Paesi.

"Un pericolo per i turisti" ammoniscono dal Mef, il ministero dell'Economia e delle Finanze. Per evitare brutte sorprese, occhio ad alcuni particolari: intanto, l'essere semplici totem posizionati o vicino a negozi, o in aree di passaggio (la segnalazione di Torino peraltro è curiosa: all'aeroporto di Caselle ci sono sia Banca Sella, sia Intesa Sanpaolo sia Banca del Piemonte, con sportelli automatici riconoscibili); poi la sola scritta "ATM", per quanto sia stata aggiunta anche dalle nostre banche - per aiutare i turisti stranieri -, ma quest'ultime, oltre al proprio logo, hanno sempre la scritta e il marchio Bancomat, che rappresenta un circuito prima ancora che lo strumento tecnico.

Soprattutto, occhio alle prime schermate: il prezzo delle commissioni viene indicato, anche se non sempre in modo chiaro. Ma, proprio la fretta (e la lingua straniera) può inguaiare il turista. 

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