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Economia & Finanza
21 Agosto 2025 - 19:50
Prelevare contanti può costare molto caro, anche fino al 20% della cifra richiesta. Ed è facile non rendersene conto. Succede con i "bancomat privati", sportelli automatici di prelievo contanti, con il semplice marchio ATM, che stanno sbucando ovunque in Italia, specialmente nelle stazioni e negli aeroporti, nei luoghi di forte passaggio turistico. Ecco perché possono essere una trappola e uno strumento per i criminali.
Chi viaggia è abituato a vederli all'estero: semplici totem con la scritta ATM, ossia Automated Teller Machine, il cassiere automatico. E non sono inseriti all'interno di una filiale bancaria. Da qualche anno stanno aumentando anche in Italia: sono installati da società private - spesso con sede all'estero - e non sono regolamentati dalle normative italiane. Dunque, le commissioni sul prelievo possono essere molto salate.
Sulla piattaforma TrustPilot c'è chi scrive "All'aeroporto di Torino 15% di commissioni", vale a dire 15 euro se prelevate 100 euro. Una gran brutta botta, che di solito arriva ai turisti stranieri. Ci sono per esempio in stazione a Milano, a Roma in Campo de' Fiori, a Siena, in quasi tutta Italia, spesso in quelle località turistiche dove non c'è una filiale bancaria (anzi, ci sono società che si offrono in convenzione con i Comuni, proprio per ovviare a questo disagio).
La Banca d'Italia però, ha messo in guardia da questi sistemi, che in alcuni casi funzionano anche per lo scambio di criptovalute come i Bitcoin. "Possono essere utilizzate per il riciclaggio di denaro" è una delle avvertenze. Gli accertamenti dell'Uif, vale a dire l'antiriciclaggio di Bankitalia, hanno riscontrato che il flusso di cassa di molti di questi apparecchi riconduceva a Paesi africani, come Ghana, Nuova Guinea, Nigeria.
Il fenomeno, avvertono anche le associazioni di consumatori, è diventato più preoccupante con l'avanzare della cosiddetta "desertificazione bancaria": alla fine del 2024, in Italia gli sportelli bancari erano scesi sotto quota 20.000. Per quanto riguarda i bancomat, il calo è stato del 4%, passando da 37.844 a 36.324. E se quei 1.520 in meno vi sembrano pochi, pensate che spesso di trattava dell'ultimo sportello di alcuni Paesi.
"Un pericolo per i turisti" ammoniscono dal Mef, il ministero dell'Economia e delle Finanze. Per evitare brutte sorprese, occhio ad alcuni particolari: intanto, l'essere semplici totem posizionati o vicino a negozi, o in aree di passaggio (la segnalazione di Torino peraltro è curiosa: all'aeroporto di Caselle ci sono sia Banca Sella, sia Intesa Sanpaolo sia Banca del Piemonte, con sportelli automatici riconoscibili); poi la sola scritta "ATM", per quanto sia stata aggiunta anche dalle nostre banche - per aiutare i turisti stranieri -, ma quest'ultime, oltre al proprio logo, hanno sempre la scritta e il marchio Bancomat, che rappresenta un circuito prima ancora che lo strumento tecnico.
Soprattutto, occhio alle prime schermate: il prezzo delle commissioni viene indicato, anche se non sempre in modo chiaro. Ma, proprio la fretta (e la lingua straniera) può inguaiare il turista.
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