l'editoriale
Cerca
il fatto
23 Agosto 2025 - 16:20
La vetrina del Gufo Rosso frantumata in corso Vercelli
Il titolare specifica di «non essere Gandhi», ma di non lasciare Barriera nonostante l’ennesima spaccata subìta. Però i ladri che hanno cercato di scappare dal suo negozio di corso Vercelli con la refurtiva, dopo l’arresto ad opera dei carabinieri, sono già liberi. Pochi giorni dopo la spaccata notturna al negozio Gufo Rosso, in corso Vercelli 71/A, arriva lo sfogo del titolare dell’esercizio commerciale. Un lungo post su Facebook. «Non mi interessa sapere perché degli sconosciuti abbiano pensato che quattro barattoli di miele e una bilancia potessero cambiare la loro vita o risolvere una situazione di difficoltà. Quello che mi importa, ora, è mettere un bel cerotto alla vetrina e riportare armonia. Certo, provo fastidio per i danni e per il disagio: non sono mica Gandhi. È naturale - scrive sui social il titolare del Gufo Rosso - pensare che sarebbe giusto se chi rompe trovasse il modo di ripagare questa benedetta vetrina, che ormai è stata distrutta quattro volte o forse cinque. Io sono il Gufo Rosso, e ho deciso che qui rimango. Barriera mi piace, con tutte le sue sfumature».
Dunque, il Gufo non si sposta da Barriera. Nonostante l’ennesimo furto, avvenuto la notte del 19 agosto. Quando tre ladri di origine marocchina avevano sfondato la vetrina utilizzando un tombino, infrangendo il vetro. Poi si erano impossessati di vestiti, una bilancia professionale di precisione e persino alcuni barattoli di miele. Raid interrotto dall’arrivo dei carabinieri, che li avevano bloccati appena fuori dal negozio, arrestati in flagranza di reato e condotti in caserma. Tuttavia, quando si sono presentati davanti al gip per l’udienza di convalida, il giudice ha deciso per la scarcerazione visto il bottino modesto, però l’obbligo di firma.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..