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Moda sostenibile, da Torino un esempio di slow fashion con materiali naturali e zero sprechi

Cresce il settore del prêt-à-porter etico: il brand Irreplaceable propone una collezione ispirata alla natura e realizzata interamente con fibre sostenibili

Moda sostenibile, da Torino un esempio di slow fashion con materiali naturali e zero sprechi

Nel panorama italiano della moda sostenibile, Torino si distingue con alcune realtà emergenti che coniugano estetica, responsabilità ambientale e produzione etica. Tra queste si inserisce il brand Irreplaceable, nato nel 2015 come marchio di abbigliamento per bambini e oggi focalizzato sull’abbigliamento femminile, con un approccio orientato allo slow fashion.

La nuova collezione autunno/inverno 2025, disponibile da settembre, prende ispirazione dalla natura e dai suoi paesaggi incontaminati. Le tonalità spaziano dalla sabbia al verde lichene, fino all’azzurro cielo e agli accenti terracotta. I capi sono progettati con linee fluide e materiali naturali, selezionati per minimizzare l’impatto ambientale e favorire una connessione autentica con l’ambiente. Il marchio si inserisce in un trend più ampio che vede crescere la domanda di moda etica e capsule collection a basso impatto, lontane dalle logiche del fast fashion. Tra i principi dichiarati dell’azienda torinese: zero waste, riciclo degli stock di magazzino, produzione lenta e attenzione alle condizioni di lavoro, con un team composto al 100% da donne.

Nato a Torino, il progetto è guidato dalla direttrice creativa Elisa Giordano, che ha vissuto tra Italia, Los Angeles e Parigi, portando nel brand un mix di streetwear urbano e maglieria tradizionale. La visione, più che estetica, è culturale: creare moda durevole, responsabile, legata al territorio e attenta alle cause sociali ed ecologiche.

Accanto alla produzione, Irreplaceable promuove il co-branding con realtà locali che condividono valori simili, sviluppando iniziative che rafforzano il rapporto tra moda e sostenibilità ambientale.
Il caso torinese è parte di una tendenza che coinvolge sempre più aziende del settore: puntare sulla qualità dei materiali, sulla trasparenza della filiera e sulla costruzione di un legame consapevole tra prodotto e consumatore. Un approccio che, secondo le analisi di mercato, risponde alla crescente esigenza di un consumo più etico, soprattutto tra le nuove generazioni.

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