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Il caso
27 Agosto 2025 - 10:52
La scorsa notte i militanti di Forza Nuova hanno esposto uno striscione davanti agli ex stabilimenti Fiat con la scritta: “La Grande Panda costruita sul tradimento di due popoli”. L’azione, rivendicata dalla sezione torinese del movimento di estrema destra, si inserisce nelle polemiche legate al nuovo piano industriale di Stellantis e alla produzione della nuova Grande Panda, avviata nello stabilimento serbo di Kragujevac. Secondo Forza Nuova, il primo “tradimento” riguarderebbe l’Italia, accusata di essere stata abbandonata da un marchio che, nato e cresciuto nel Paese, avrebbe ora scelto di delocalizzare parte della produzione. Il gruppo contesta la scelta di Stellantis e della famiglia Elkann di impiegare manodopera straniera proveniente da Nepal e Marocco per lo stabilimento serbo, ignorando la crisi occupazionale che colpisce migliaia di lavoratori italiani.
La critica si estende poi alla stessa Serbia, dove – sostiene Forza Nuova – i lavoratori locali sarebbero stati messi in secondo piano a favore di operai stranieri sottopagati, in un quadro di sfruttamento legato esclusivamente alla riduzione dei costi di produzione. Con questo gesto, Forza Nuova punta il dito contro Fiat, Stellantis ed Elkann, accusati di aver tradito tanto l’Italia quanto la Serbia, trasformandosi – si legge nella nota diffusa dal movimento – in “un gigante senz’anima che calpesta la storia, sfrutta i più deboli e tradisce i popoli”. La scelta di localizzare la nuova Panda elettrica in Serbia aveva già acceso discussioni politiche e sindacali in Italia, dove gli stabilimenti storici del gruppo affrontano una fase di ridimensionamento e ricorso agli ammortizzatori sociali.
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